Marted 28 Gennaio 2025

Cronaca

Dissesto idrogeologico, Il sindaco e l’assessore Giammarino incontrano i genitori delle scuole sgomberate

26/07/2023 - Redazione AbruzzoinVideo
Dissesto idrogeologico, Il sindaco e l’assessore Giammarino incontrano i genitori delle scuole sgomberate

“Il Comune di Chieti agevolerà un ulteriore confronto con Comprensivo e Ufficio scolastico sulla futura ubicazione delle classi”

Nella mattinata di oggi il sindaco Diego Ferrara, con gli assessori Teresa Giammarino e Fabio Stella e i consiglieri comunali Silvio Di Primio e Gabriella Ianiro, ha ricevuto una delegazione dei genitori degli alunni delle scuole del Comprensivo 2 interessate dal provvedimento di chiusura emesso dal Comune a fine maggio. La decisione era stata presa a fronte di una disposizione della Protezione Civile nazionale, per via dell’andamento del dissesto idrogeologico nella zona in cui i plessi sono ubicati. All’incontro di oggi erano presenti anche la dirigente Angela Falcone e la funzionaria Ivonne Elia, di competenza per i settori Scuola e Lavori pubblici.

“Già da mesi gli uffici sono al lavoro per trovare una soluzione capace di contemperare le esigenze di tutte le parti coinvolte da questa situazione emergenziale – hanno spiegato il sindaco Ferrara con l’assessore Giammarino durante l’incontro con una rappresentanza dei genitori mobilitati nella piazza sottostante la sede comunale – A fronte di un allarme come quello emerso dagli studi e dai monitoraggi da noi voluti e svolti sull’area, oggetto già di diversi sgomberi di edifici e di progressivi cedimenti, non potevamo fare in modo diverso. La Protezione civile ci ha sollecitato ad agire e a farlo al più presto e una volta messa in atto l’ordinanza, il 30 maggio, e avviata la procedura per il riconoscimento dello stato di emergenza verso il, inviata alla Regione nella stessa data perché sollecitasse il Governo, si stava lavorando a una soluzione per sistemare le classi. Ci siamo attivati immediatamente, tant’è che abbiamo trovato una soluzione tampone subito, a pochi giorni dalla chiusura della scuola, per consentire che le lezioni finissero in sicurezza. Ogni fase è stata condivisa non solo con la dirigente, che è stata un riferimento costante per l’amministrazione, oltre che per le famiglie, ma anche con i genitori, che da quando è stata emessa l’ordinanza a oggi, sono sempre stati informati sulle scelte messe in campo e sulle opzioni capaci di assicurare la didattica per il nuovo anno scolastico. Nella riunione odierna abbiamo prima ripercorso tutte le fasi e poi ascoltato le istanze dei genitori, alla luce delle quali torneremo a riunirci fra qualche giorno, agevolando un confronto anche con le direzioni scolastiche, perché sull’ubicazione di classi e plessi da loro proposta il Comune non ha alcuna competenza. L’Amministrazione, però agevolerà il dialogo, continuando a lavorare sull’ipotesi aperta e di cui anche le famiglie erano al corrente, cioè quella di allestire le aule nei locali delle ex scuola paritaria delle Orsoline, ubicata nel centro storico, che, però, necessita di ristrutturazioni. L’Amministrazione, ha fatto subito presente che per i lavori sarà necessario un periodo di tempo, per sostenere gli interventi si attingerà ai fondi della Protezione civile, in anticipazione. Al momento abbiamo urgenza di capire se questa soluzione sia percorribile, in modo che i lavori possano iniziare per concludersi entro l’anno 2023, fino ad allora saranno i ragazzi potrebbero essere ospitati nei locali del Comprensivo 1 in 4 aule della scuola Chiarini, in 2 alle Cesarii e in 5 della scuola Sant’Andrea; la primaria Corradi invece, andrà in parte alla primaria di via dei Frentani o via per Francavilla, in parte in via Masci e la materna di via Arenazze in via Masci a Madonna del Freddo, come stabilito con le dirigenti scolastiche interessate in una precedente riunione operativa. Questo è lo stato dell’arte, da parte nostra non c’è e non ci sarà mai disfattismo o indifferenza. Stiamo facendo l’impossibile per assicurare un diritto, quello allo studio e farlo dignitosamente e altrettanto per governare un patrimonio su cui per anni, prima di noi, non è stata fatta alcuna manutenzione”.

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Chieti Diego Ferrara

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