L’esercitazione, pianificata e coordinata dalla Sala Operativa della Capitaneria di porto di Ortona e dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto, in collaborazione con la Prefettura di Chieti, ha visto coinvolti, tra le istituzioni, la Questura di Chieti, l’Autorità di Sistema Portuale di Ancona, il ROAN GDF di Pescara, il Commissariato PS di Vasto, il Servizio 118, la Protezione Civile della Regione Abruzzo, la Croce Rossa Italiana, il Comune di Vasto, Polizia Locale di Vasto e l’Arta Abruzzo.
Per quanto riguarda privati e società, invece, vi hanno preso parte il Consorzio Castalia, organo cui il Ministero della Transizione Ecologica ha affidato a livello nazionale il servizio di antinquinamento in mare, la Società Ecofox, titolare dell’impianto di biodiesel presente nel porto di Vasto, i Servizi Tecnico Nautici, e la ditta Servimar, specializzata per l’antinquinamento in porto.
L’esercitazione è stata simulata durante le operazioni di caricazione del biodiesel in banchina, un passaggio sicuro ma assai delicato, che richiede innumerevoli precauzioni di sicurezza, in quanto il prodotto interessato, sebbene diverso dagli idrocarburi tradizionali, presenta comunque un elevato potere inquinante. Durante il momento addestrativo è stato possibile verificare sul campo la bontà ed efficacia delle procedure approvate nell’ambito dei vigenti piani antincendio portuale ed antinquinamento Compartimentale, e la loro facilità di consultazione e gestione per tutti gli operatori coinvolti. E’ stata testata, inoltre, la capacità operativa delle società private coinvolte, prima fra tutte la Ecofox, che in qualità di noleggiatore della nave e terminalista del deposito costiero ha messo a piena disposizione sia la nave cisterna sia che la port facility. Durante l’esercitazione sono state schierate le diverse forze di Polizia disponibili, sia in mare che a terra, per realizzare la necessaria cornice di sicurezza che, in eventi disastrosi come quello ipotizzato, divengono imprescindibili per scongiurare ogni possibile collegamento con azioni dolose intenzionali e consentire agli addetti al soccorso di operare in massima sicurezza.
Particolarmente significativo si è rivelato l’impiego, sul posto, dei mezzi disinquinanti di Castalia e della Servimar, che hanno realmente messo in funzione gli skimmer e le panne assorbenti per simulare il confinamento e la raccolta del biodiesel che, in una situazione reale, potrebbe riversarsi in mare in quantità consistenti.
Il Comandante della Capitaneria di Porto di Ortona, ha voluto ringraziare personalmente tutti i partecipanti, a partire dalla Prefettura e dalle Forze di Polizia intervenute, perché con la propria disponibilità e consueta professionalità hanno consentito di testare in maniera utile tutte le componenti della sicurezza. Le esercitazioni in questo campo sono fondamentali poiché sono in gioco la salvaguardia della vita umana e la tutela dell’ambiente marino, e tutto deve essere pianificato e gestito al meglio, senza lasciare spazio all’improvvisazione”.