Alle ore 05,30 circa di ieri mattina giunge alla centrale operativa Carabinieri di Chieti (112) la segnalazione della bravata in corso da parte di alcuni giovani ragazzi intenti al lancio di numerose uova contro alcune auto posteggiate in viale Benedetto Croce, all’altezza della stazione ferroviaria di Chieti, mentre erano a bordo di un auto di piccola cilindrata di colore nero. Avviate subito le ricerche dei militari dell’Arma Carabinieri della Compagnia di Chieti, nell’area prospicente lo scalo ferroviario e dopo pochi minuti, sono riusciti ad intercettare un’utilitaria, una Daewoo di colore nero e dopo un breve inseguimento,hanno bloccato l'auto. I militari hanno proceduto al controllo degli occupanti del mezzo, un 20enne, proprietario dell’auto e di due minorenni, un 17enne ed un 16enne, tutti e tre studenti incensurati. I ragazzi hanno subito ammesso di essere gli autori del lancio di uova ma la loro posizione si è ulteriormente aggravata a causa del ritrovamento nel corso della perquisizione veicolare, sotto un sedile, di una pistola giocattolo (riproduzione in metallo), priva di tappo rosso, un martello in ferro (di cm.29), un paio di forbici (di cm. 21) e, sparse sul tappetino altre sette uova, del quale il maggiorenne se ne è assunto la paternità. Evidenziata l’inopportunità del possesso ingiustificato di tali oggetti atti ad offendere, il maggiorenne è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Chieti, in violazione all’art. 4 della legge 110/1975 e per “danneggiamento” (art. 635 c.p.), unitamente ai due minori, per i quali venivano subito informati i rispettivi genitori e interessata la competente Procura per i Minori di L’Aquila. Gli arnesi rinvenuti a carico del maggiorenne sono stati sequestrati e messi a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.