Dal Generale Buratti dipendono ora i Comandi Regionali di Lazio, Abruzzo, Sardegna e Umbria.
Il Generale Buratti, nato a Roma nel 1961, è coniugato e ha 2 figlie. Entrato in Accademia nel 1981 ha ricoperto, nel corso della carriera, incarichi operativi e di Stato Maggiore in tutti i settori che caratterizzano l’attività della Guardia di Finanza. Da Generale di Corpo d’Armata ha guidato il Comando Interregionale dell’Italia – Nord Orientale dall’ottobre 2018 al maggio 2022 e, successivamente, ha ricoperto l'incarico di Ufficiale Responsabile di Progetto del Comando Generale della Guardia di Finanza occupandosi, tra l’altro, della riqualificazione e della valorizzazione del Forte Aurelia Antica, sito all’interno della caserma “Cefalonia Corfù”, sede di reparti del Corpo. Laureato in Giurisprudenza, Scienze della Sicurezza Economico Finanziaria e Scienze Politiche, ha svolto attività di insegnamento in materie giuridiche, economiche e tecnico – professionali negli Istituti di Istruzione del Corpo e Interforze, nonché presso le Facoltà di Giurisprudenza ed Economia di diverse Università italiane. È stato membro del Comitato di Sicurezza Finanziaria del Ministero dell’Economia e Finanze ed esperto presso il Comitato Economico e Sociale dell’Unione Europea.
Il Generale Buratti nel suo discorso di insediamento ha sostenuto l’importanza di indirizzare l’attività dei Reparti dipendenti nell’azione di contrasto ai fenomeni illegali più pervasivi che minano l’economia ed i mercati compromettendo le prospettive di ripresa, cui lo Stato, a partire dal P.N.R.R., sta dedicando le sue maggiori risorse in questa contingenza particolarmente difficile ed impegnativa.
Speciale importanza sarà data ai fenomeni fraudolenti e maggiormente insidiosi relativi all’evasione fiscale internazionale, alle frodi carosello strutturate nelle loro diverse e più fantasiose varianti, al riciclaggio di denaro perpetrato da e verso l’estero, alle condotte, sempre più diffuse, relative alle imprese “apri e chiudi”, ai fallimenti preordinati e alle intestazioni di partite I.V.A. a prestanome, all’immissione in consumo di prodotti contraffatti e insicuri, in violazione alla normativa sul “made in Italy”, all’infiltrazione nel tessuto produttivo da parte della criminalità organizzata, alle forme di illegalità che mortificano l’Italia - specie nell’attuale e delicato momento di congiuntura economica – nel suo impianto sociale e produttivo e condizionano la qualità della vita ed il decoro del nostro territorio.
Il nuovo Comandante Interregionale infine ha ribadito l’importanza dell’azione del Corpo a tutela dell’economia sana del Paese per favorire lo sviluppo e la crescita del sistema socio-economico.