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Cronaca

Incidente sulla Trignina, si continua a indagare sulle cause della tragedia, saranno eseguite autopsie su corpi delle vittime

01/11/2023 - Redazione AbruzzoinVideo
Incidente sulla Trignina, si continua a indagare sulle cause della tragedia, saranno  eseguite autopsie su corpi delle vittime

Fuori pericolo marito e moglie e il loro bambino di 4 anni per i quali dopo la morte della piccola Amalia di 10 mesi la vita non sarà più la stessa

È ricoverato all'ospedale di Chieti, Marco Meo, 41enne di Fresagrandinaria, (Chieti), rimasto gravemente ferito domenica scorsa  nel drammatico nell'incidente mortale avvenuto sulla statale Trignina in territorio di Cupello, fra gli svincoli di San Salvo e la Fondovalle Treste. L'uomo, dipendente di un'azienda petrolifera, viaggiava su un'Audi con l'intera famiglia: sua moglie, Anica Lucia Talia, docente madrelingua di tedesco di 36 anni, originaria di Tufillo, che era alla guida dell'automobile, sul sedile posteriore il figlio Manuel di 4 anni e Amalia, di soli 10 mesi, seduta sul suo seggiolino, che nel fatale incidente ha perso la vita.

Tornavano da una mattinata  trascorsa al mare e stavano percorrendo la Trignina per tornare a Fresagrandinaria quando è avvenuto il terribile schianto frontale con la Mercedes Classe A guidata da Alessio Amicone, ristoratore 43enne di Schiavi d'Abruzzo. Alessio stava percorrendo la statale 650 per recarsi a San Salvo, (Chieti), per raggiungere suo figlio. Poi, giunto su quella semicurva, lo schianto che ha posto fine alla sua vita. Sul suo corpo, che insieme a quello della neonata si trova ora nell'obitorio dell'ospedale clinicizzato di Chieti a disposizione dell'autorita' giudiziaria, verra' probabilmente effettuata un'autopsia. Sarebbero fortunatamente fuori pericolo la madre e il fratellino della neonata: Anica e' ricoverata all'ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto,mentre il bambino nel nosocomio di Pescara. Le indagini dei carabinieri proseguono per chiarire la dinamica dell'incidente e le responsabilità della tragedia.

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Intanto la Procura indaga sull’incidente. Domani lunedì 28 Aprile, o al massimo martedì, potrebbe essere eseguita l’autopsia.

La donna, 38 anni, è stata aggredita per motivi economici e di gelosia. È grave ma non in pericolo di vita.

L’88enne raggirata ha consegnato tutta la somma di denaro che aveva in casa ma anche dei gioielli in oro accumulati in una vita intera ed a lei più cari come le fedi ed una collana.