La tecnica, ormai collaudata, era sempre la stessa. Individuavano la vittima all’interno del supermercato e mentre la coglievano intenta a prelevare dei prodotti sugli scaffali si avvicinavano al carrello ed approfittando della sua disattenzione si impossessavano del portafogli lasciato nella borsa momentaneamente incustodita. Successivamente, si allontanavano a bordo della loro auto, guidata dal palo rimasto all’esterno, e si recavano in altri esercizi pubblici per utilizzare le carte di credito rubate, prima che potessero essere bloccate dalle vittime.
Ma la banda di borseggiatori è stata fermata ed arrestata stamane grazie ad una indagine condotta dai Carabinieri dela Compagnia di Lanciano ed avviata dopo le denunce sporte dalle vittime lo scorso mese di settembre. Composto da due uomini ed una donna, il sodalizio criminale era riuscito a mettere a segno almeno 4 borseggi che hanno fruttato un illecito guadagno di oltre 3.000 euro. Le certosine indagini dei militari dell'Arma hanno permesso di ricostruire la completa dinamica dei fatti e la successiva completa identificazione dei soggetti coinvolti, tutti indagati in concorso per furto aggravato ed indebito utilizzo di carte di credito.
I militari della Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno visionato sia le telecamere a circuito chiuso dei supermercati interessati, documentando quindi tutte le fasi dei vari furti perpetrati, nonché le riprese di altre videocamere installate nei punti strategici della città e presso le altre attività commerciali ove i tre si erano recati per utilizzare le carte di credito. La visione delle immagini ha permesso di risalire al tipo ed alla relativa targa del veicolo utilizzato dagli stessi per allontanarsi nonché la successiva estrapolazione delle loro effigi ha consentito la definitiva identificazione, anche grazie alla collaborazione dei colleghi della Compagnia di Larino (CB), competente per territorio sulla loro residenza.
Una volta identificati gli autori, il Procuratore della Repubblica di Lanciano - che ha coordinato le indagini - ha avanzato richiesta di adozione di una misura cautelare nei confronti dei tre indagati ritenendo il concreto ed attuale pericolo di reiterazione di delitti della stessa specie. Il GIP del Tribunale di Lanciano Dr. CANOSA, in piena condivisione delle attività investigative svolte dai Carabinieri, ha emesso un’ordinanza di applicazione di misura cautelare agli arresti domiciliari per tutti e tre gli indagati ritenendo la sussistenza di un elevato pericolo di recidiva criminosa desumibile sia dalla gravità dei fatti, sia dalla loro reiterazione in breve arco temporale in luoghi distanti dalla loro abitazione, così da far presumere che gli stessi siano abitualmente dediti al compimento di attività delittuose su tutto il territorio nazionale.
Nelle prime ore di questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Lanciano, collaborati dai colleghi della Compagnia di Larino (CB) competenti sul luogo di residenza degli indagati, hanno dato esecuzione al provvedimento restrittivo a carico di D.B.M. 55enne e B.C. 28enne, sottoponendogli agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni in attesa dell’interrogatorio di garanzia, mentre R.N. 56enne non è stato ancora rintracciato. Sono in corso ulteriori verifiche da parte dei Carabinieri della Compagnia di Lanciano, agli ordini del Ten. Col. Vincenzo ORLANDO, finalizzati a stabilire il coinvolgimento degli arrestati in altri colpi, effettuati con lo stesso “modus operandi” in altre località della costa adriatica.
"Si rimarca, ancora una volta, quanto sia fondamentale mantenere in efficienza gli impianti di videosorveglianza che, oltre a costituire un forte deterrente per i malintenzionati, spesso forniscono un importantissimo aiuto alle forze dell’ordine impegnate sul territorio nella prevenzione e repressione di ogni specie di reati". Si legge nella nota dei Carabinieri.