“La situazione è diventata intollerabile – dichiara Paolucci – non si può accettare che, a novembre, senza preavviso e senza spiegazioni, i cittadini si trovino improvvisamente senza acqua”. La critica dell’assessore si concentra sulla mancata informazione agli utenti e agli enti locali: “Anche il Comune è lasciato all’oscuro, incapace di rispondere alle legittime richieste di informazioni dei cittadini perché, a sua volta, non riceve alcun chiarimento da Sasi”.
Secondo Paolucci, il problema non riguarda solo le cause tecniche, come la mancanza di precipitazioni o la riduzione della portata delle sorgenti, ma rivela una carenza nella gestione aziendale. Durante il Consiglio comunale del 9 settembre, infatti, l’assessore aveva già evidenziato la necessità di affrontare con urgenza il problema idrico, preannunciando possibili disservizi nei mesi autunnali. “Avevo chiesto ai vertici della società quale fosse il piano per affrontare l’inevitabile calo della portata in ottobre e novembre, ma a quasi due mesi da quella discussione la situazione è solo peggiorata”.
Paolucci suggerisce inoltre l’importanza di rivolgersi a un ingegnere idraulico per valutare con precisione l’effettiva quantità d’acqua disponibile e per pianificare una distribuzione adeguata tra utenze domestiche e attività imprenditoriali. “A oggi non c’è chiarezza sui dati relativi alla risorsa idrica, e questo crea solo confusione e incertezze per chi è costretto a subire disagi senza spiegazioni. È necessario un intervento per garantire almeno un’informazione corretta e trasparente”.
L’assessore invita quindi Sasi a costituire un’unità di crisi che possa interfacciarsi con il Comune e con gli utenti, assicurando un flusso di informazioni continuo e tempestivo. “La comunità merita rispetto e chiarezza – conclude Paolucci – e da parte di Sasi serve un segnale concreto, non solo in termini di interventi tecnici ma anche di trasparenza verso chi, ormai da mesi, è costretto a convivere con una situazione insostenibile”.