La notte scorsa i militari della Capitaneria di Porto di Ortona hanno inflitto un nuovo colpo a quello che, ormai, sembra sempre più un vero e proprio “sistema” organizzato, che opera parallelamente a quello regolamentare, e che frutta ingenti guadagni, visto il ripetersi delle situazioni ed anche i costi connessi con gli spostamenti tra regioni, il costo delle attrezzature di volta in volta poste sotto sequestro, ed il tipo di organizzazione messa in atto, che prevede, sistematicamente, almeno due operatori subacquei ed un palo a far da vedetta a terra per segnalare l’arrivo degli organi di polizia.
A segnalare alla Guardia Costiera la presenza, in acqua, di luci sospette, sono stati alcuni cittadini del posto, che ormai convivono quasi tutte le sere con questo fenomeno, ed anche questa volta è stato necessario un appostamento di diverse ore, nel cuore della notte, per attendere il rientro a riva dei subacquei. Dei due avventori uno è stato intercettato ed identificato immediatamente, con verbalizzazione per pesca in luoghi e con attrezzi non consentiti per un importo di 1.000 € e sequestro dell’intera attrezzatura. Per il secondo sub, invece, datosi alla fuga, è stato necessario dar luogo ad un vero e proprio inseguimento, lungo la spiaggia, e tra le strutture dei vicini stabilimenti balneari. Dopo lunghe ricerche, comunque, anche il secondo sub è stato intercettato, a diverse centinaia di metri dal punto dell’ultimo avvistamento, e sottoposto, non senza difficoltà, ai controlli del caso.
Per identificare questo secondo soggetto, infatti, viste le continue resistenze ai controllori, è stato necessario l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri. In entrambi i casi i soggetti sanzionati sono risultati cittadini residenti a Napoli. Purtroppo non è stato possibile recuperare l’intero bottino di pesca in quanto, con molta probabilità, è stato rigettato in mare dal sub poi datosi alla fuga.
L’operazione fa seguito a quella svolta, solo qualche giorno fa, nella stessa zona di Francavilla sud – Postilli, sempre dalla Guardia Costiera di Ortona, quando 3 cittadini, campani anche loro, erano stati sanzionati per lo stesso motivo. In tale occasione, invece, i militari erano riusciti anche a recuperare l’intero pescato, oltre 50 kg tra polpi e altre specie, che, una volta sequestrato, è stato devoluto in beneficienza all’associazione “Soggiorno Proposta” di Ortona.”