Giovedì 28 Novembre 2024

Cronaca

Ortona, lanciano sassi dalla Passeggiata Orientale e centrano una Smart, denunciati dai carabinieri cinque adolescenti

29/10/2021 - Redazione AbruzzoinVideo
Ortona, lanciano sassi dalla Passeggiata Orientale e centrano una Smart, denunciati dai carabinieri cinque adolescenti

Una bravata che avrebbe potuto avere conseguenze gravi per la conducente dell'auto che fortunatamente è rimasta illesa ma si è rivolta ai Carabinieri che hanno subito avviato le indagini.

I carabinieri della compagnia di Ortona hanno denunciato in stato di libertà alla procura della Repubblica per i minorenni di L’Aquila per getto pericoloso di cose e danneggiamento aggravato cinque adolescenti del posto che qualche pomeriggio fa, con un’improvvisata sassaiola partita dalla balconata della Passeggiata Orientale, hanno centrato una Smart in transito sulla sottostante via Marina.

Alla guida una ragazza che è rimasta solo per caso illesa perché il sasso dopo aver infranto il tetto in vetro, è stato fermato insieme alle schegge dalla tendina parasole, ma che comunque sono entrati nel piccolo abitacolo della due posti tedesca. Dalle indagini svolte dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile è emerso che un gruppetto di cinque adolescenti, aveva ideato un gioco che consisteva nel calciare quanto più lontano possibile dalla balconata della Passeggiata i ciottoli prelevati dal vicino monumento ai caduti del mare. L’insana trovata ha innescato così una fitta sassaiola con uno dei ciottoli che ha centrato in pieno la piccola Smart in transito.

La ragazza alla guida, nonostante il colpo con i frammenti di vetro ed il sasso entrati nell’abitacolo, è riuscita comunque a mantenere il controllo dell’auto ed a fermarsi in sicurezza. Il gruppetto dopo essersi reso conto di quanto avvenuto per il rumore del vetro infranto, si è dapprima affacciato dalla balconata e poi si è subito allontanato consapevole della bravata. Sul posto è intervenuta una gazzella dei carabinieri coadiuvata da una pattuglia della polizia municipale che ha prestato soccorso alla ragazza e recuperato alcuni dei sassi.

Le indagini sono state subito avviate con la visione delle registrazioni delle telecamere di vigilanza comunali e, grazie anche a diverse testimonianze raccolte nei giorni seguenti sul posto, uno alla volta i ragazzi sono stati identificati. Messi di fronte all’evidenza dei fermo immagine delle telecamere, alcuni hanno ammesso le loro responsabilità e, senza però volersi giustificare, anche detto di non aver considerato di poter provocare un danno ed un pericolo così gravi perché in fondo per loro era un semplice gioco ideato sul momento.

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