Giovedì 28 Novembre 2024

Cronaca

Ovindoli, ritrovato da un escursionista un residuato bellico inesploso

31/10/2021 - Redazione AbruzzoinVideo
Ovindoli, ritrovato da un escursionista un residuato bellico inesploso

Si tratta di una “granata esplodente”, ritenuta pericolosa perché priva di spoletta. Sul posto i carabinieri.

I Carabinieri di Ovindoli, avvisati da un escursionista, sono intervenuti in località boschiva della frazione di San Potito ad Ovindoli dove è stato rinvenuto un ordigno inesploso risalente al secondo conflitto mondiale.

Il residuato bellico, del tipo “granata esplodente”, è ritenuto pericoloso per l’incolumità pubblica in quanto, privo di spoletta, risulta semi-sepolto in prossimità di sentieri boschivi battuti dagli animali, anche di specie protetta, ma soprattutto dagli amanti della montagna che, nei fine settimana, affollano i tratturi montani abruzzesi.

Per tali motivazioni i militari dell’Arma, coordinati dal comando compagnia carabinieri di Avezzano e dalla prefettura di L’Aquila, immediatamente attivata, hanno proceduto al piantonamento della zona, subito delimitata e resa inaccessibile a chiunque. Il piano d’intervento ha previsto anche l’interessamento degli artificieri, individuati dalla prefettura, che raggiungeranno l’area, già messa in sicurezza, per le operazioni di rimozione. I militari intervenuti hanno avviato gli accertamenti per stabilire l’esatta provenienza dell’ordigno, comunicando, nel contempo, l’avvenuto rinvenimento alla procura della repubblica di Avezzano.

CONDIVIDI:

Potrebbero interessarti

L’abitazione non risultava abitata al momento dello scoppio, ma per precauzione è stato richiesto il supporto di unità cinofile e delle squadre USAR

Il sistema utilizzato, semplice ma efficace, prevedeva l'uso di stickers adesivi fissati ai capi con il calore del ferro da stiro.

La donna era riuscita ad ingannare i risparmiatori proponendo investimenti redditizi in progetti fittizi all'estero. Individuata e segnalata all'autorità giudiziaria rischia una condanna penale per reati gravi.

La Direzione Marittima di Pescara, in collaborazione con la Polizia Stradale, ha concluso una complessa operazione di controllo denominata “WRONG WAY”, svoltasi dal 11 al 17 novembre.