Giovedì 28 Novembre 2024

Cronaca

Torino di Sangro, occupa un bungalow del dismesso camping Sangro, denunciato 23enne nigeriano

26/08/2021 - Redazione AbruzzoinVideo
Torino di Sangro, occupa un bungalow del dismesso camping Sangro, denunciato 23enne nigeriano

Il giovane già noto alle forze dell'ordine sarà rimpatriato.

Un 23 enne di origini nigeriane, residente a Pescara, che si era impadronito, nel corso della notte di lunedi scorso, di uno dei dismessi bungalow del campeggio Sangro, a Torino di Sangro, attualmente sotto sequestro, è stato individuato e denunciato alla procura della Repubblica di Vasto dai Carabinieri della locale stazione. Il giovane A. B., queste le iniziali del suo nome, già noto alle forze di polizia per diversi precedenti e privo di occupazione, era entrato in una struttura abitativa del villaggio ed aveva sistemato un letto, una cucina, con tanto di bombola a gas e altri suppellettili, insomma tutto l'occorrente per dimorarvi stabilmente.

Dopo il blitz dei Carabinieri, il Comune ha subito ripristinato lo stato dei luoghi e la Questura di Chieti ha avviato per il giovane l’iter per il rimpatrio con foglio di via obbligatorio da Torino Di Sangro. A giugno scorso Carabinieri e Polizia della provincia di Chieti avevano dato esecuzione all’ordinanza di sequestro preventivo e di sgombero del dismesso camping comunale Sangro, che erano stati emessi rispettivamente dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Vasto e dal sindaco di Torino di Sangro. Nelle fasi esecutive erano stati rintracciati una decina di extracomunitari che avevano occupato stabilmente i bungalow. Gli operai e la partecipata del Comune avevano celermente sgomberato e reso non occupabili le strutture.

In questi due mesi è proseguita l'azione di vigilanza preventiva, da parte di Carabinieri e Polizia municipale di Torino di Sangro, proprio per evitare nuove forme di insediamenti abusivi. Nell'ambito di questi controlli congiunti è stato scoperto ieri pomeriggio il giovane nigeriano che stato denunciato in stato di libertà alla procura della Repubblica di Vasto per violazione dei sigilli apposti a seguito del sequestro preventivo dell’intero sito, disposto dal gip del tribunale di Vasto, ed invasione di terreni ed edifici.

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