Tale giudizio di affidabilità si basa sul calcolo per ogni impresa del Cerved Group Score (CGS) che risulta da due valutazioni congiunte: quella economico-finanziaria effettuata sulla base dell’analisi dei bilanci aziendali e di variabili strutturali, macroeconomiche, territoriali e settoriali, e quella comportamentale realizzata tenendo conto dei segnali provenienti dal mercato.
Le imprese manifatturiere poco o per nulla affidabili dal punto di vista creditizio costituiscono il 5,4% del totale abruzzese con più di 10 addetti. Il peso maggiore è registrato a Teramo (6,1%) seguita da Chieti (5,9%) e Pescara (5,7%). L’Aquila riporta un valore assai migliore (1,7%).
Tra i settori manifatturieri nei quali sono più presenti imprese con scarsa o nulla affidabilità creditizia emergono la costruzione di mezzi di trasporto (8,8% del totale), la fabbricazione di prodotti chimico-farmaceutici (7,4%) l’elettromeccanica (6,3%) e le altre imprese manifatturiere (8,8%). In particolare, nella provincia dell’Aquila nessun settore manifatturiero presenta un valore peggiore di quello medio regionale. Nella provincia di Pescara sono tre i settori meno affidabili (elettromeccanica: 7,4%, mezzi di trasporto: 16,7% e altre industrie manifatturiere: 13,0%). Segue la provincia di Chieti dove, invece, i settori con maggiore presenza di imprese poco o non affidabili aumentano a 5 (chimico-farmaceutico: 20,0%, elettromeccanica: 5,9%, lavorazione minerali non metalliferi: 9,3%, metalmeccanica: 5,6%, mezzi di trasporto: 7,8% e altre industrie manifatturiere: 10,0%). La provincia di Teramo è quella in cui il peso delle imprese poco o non affidabili è elevato nel maggior numero di settori (abbigliamento: 6,6%, alimentari: 6,6%, altre industrie manifatturiere: 6,7%, chimico-farmaceutica: 5,6%, elettromeccanica: 8,8% e mezzi di trasporto: 10,5%).