Uno spiraglio si apre nel futuro dello storico edificio “Rosa Maltoni” a Giulianova, in disuso da quasi trent’anni. La novità segue di poche settimane l’operazione di manutenzione straordinaria che ha restituito al fabbricato e all’area circostante un aspetto dignitoso.
“Un gruppo di imprenditori si è fatto avanti - rende noto il Sindaco Jwan Costantini – L’intenzione della cordata è l’acquisto del complesso e la trasformazione dello stabile in una struttura turistico-recettiva.
L’edificio, di alto interesse storico, è sottoposto a vincolo architettonico. Questo è un dato noto a tutti, ma i potenziali acquirenti contano di restituire nuova vita al palazzo, nel rispetto delle direttive della Sovrintendenza e degli organi di tutela. L’ impegno di spesa è rilevante, ma, alla luce dei contatti intercorsi, posso affermare che si tratta di un gruppo imprenditoriale solido e con ottime possibilità di investimento. La cordata è mista, composta cioè da imprese locali ed extracittadine. A breve il gruppo avrà un incontro a Roma con i i vertici dell’ Invimit, la società che da tre anni gestisce l’immobile. A settembre, farà seguito un secondo confronto. Lo scoglio da superare resta quello della destinazione d’uso del “Rosa Maltoni”, che continua ad essere socio-assistenziale e che sarà dunque necessario modificare. Quando il Pubblico non ha i mezzi per sbloccare una situazione di stallo - continua il Sindaco – è indispensabile, per non dire provvidenziale, che intervenga il privato, il cui investimento ricadrà positivamente sulla città, sia sotto l’aspetto del miglioramento del paesaggio urbano che su quello finanziario, visto l’ indotto economico che automaticamente genera l’arrivo di una nuova struttura recettiva”.
Dopo anni di degrado, le operazioni di pulizia, messa in sicurezza e manutenzione, poste in essere a partire dal 15 Giugno scorso, hanno reso quanto meno accettabili le condizioni del complesso, rendendolo più appetibile sul mercato immobiliare. Il “Rosa Maltoni”, colonia dell’Istituto Nazionale Assistenza Magistrale dedicata alla madre del Duce, entrò in attività nell’estate del 1928. Con una capienza complessiva di mille posti, questa “ Casa del mare”, ultimata nel 1934 dall’impresa Albani di Giulianova, era tra i più imponenti edifici della Regione. Rimarrà operativa fino ai primi anni Novanta, ospitando peraltro, nella sua ala sud, il Liceo Scientifico “Marie Curie”. Preziosa testimonianza dell’architettura del ventennio, come l’ Ospizio Marino e il lungomare monumentale, è stata per decenni dimenticata e lasciata in uno stato di totale degrado.