Con la sottoscrizione dell’Atto di Impegno del Contratto di Fiume Pescara da parte della Regione, della Provincia e di tutte le amministrazioni locali coinvolte, con il Comune di Pescara nei panni di capofila, l’importante strumento di programmazione ha segnato questa mattina un passaggio di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio.
A Palazzo di città, in sala Giunta, c’erano tutte le parti interessate: l’assessore regionale Emanuele Imprudente, Carlo Masci per il Comune capofila, l’assessore comunale al Mare e al Fiume Nicoletta Di Nisio, il sindaco di Chieti Diego Ferrara, tutti i sindaci sottoscrittori per le amministrazioni di Popoli, Bussi sul Tirino, Capestrano, Tocco da Casauria, Torre de' Passeri, Castiglione a Casauria, Turrivalignani, Scafa, Alanno, Bolognano (Piano d'Orta), Manoppello, Rosciano, Cepagatti, San Giovanni Teatino e Spoltore.
Il Primo Programma d’Azione da 100milioni di euro indica quali obiettivi prioritari la tutela e la valorizzazione del fiume. "Oggi esiste un progetto chiaro e unitario - ha detto l’assessore regionale Emanuele Imprudente - sul quale costituire un programma che deve far confluire sul nostro territorio le risorse che individueremo a livello comunitario e nazionale. Io la definisco una rivoluzione, perché per la prima volta c’è un progetto d’insieme che trasforma un’idea astratta di cui si è parlato per anni in un modello intorno al quale procedere al recupero delle sponde, a fronteggiare di più e meglio fenomeni di dissesto idrogeologo, a creare le condizioni per una vera salvaguardia ambientale del fiume Pescara a beneficio della città capoluogo e di tutti i territori attraversati. Ma sarà anche una grande opportunità per la crescita economica e sociale di tutte le comunità, un recupero del valore culturale del fiume. Per questo voglio ringraziare tutti coloro, tecnici e progettisti che hanno lavorato a questo obiettivo e naturalmente tutti i sindaci che ci hanno creduto e che ora potranno impegnarsi su basi certe".
Con il varo del CDF si intende quindi delineare una visione condivisa e sostenibile del futuro economico - produttivo del territorio associato al fiume, e definire al contempo un insieme di azioni strategiche utili per la sua concreta attuazione. Non meno importante, al fianco dei profili legati alla crescita economica del territorio fluviale e alla tutela rispetto al rischio idraulico, è l’aspetto riguardante la salvaguardia ambientale e la conseguente promozione dell’immagine. "Finalmente abbiamo un atto concreto e condiviso – ha detto nel suo intervento il sindaco Carlo Masci – affinché questo fiume non sia più per ognuno di noi solo un problema ma divenga un’opportunità da cogliere a pieno. E’ questo l’invito che rivolgo a me stesso e a tutti voi, per il risanamento delle acque fluviali e la riqualificazione di questo patrimonio. Abbiamo a ridosso del fiume situazioni di negatività che negli anni si sono purtroppo consolidate, ma che oggi abbiamo l’occasione di ribaltare per creare nuove opportunità. Le risorse previste sono importanti e quindi ringrazio la Regione che ci affianca e che porterà avanti le nostre istanze come territorio insieme al Comune di Pescara e a tutte le altre realtà. Oggi raccogliamo le vostre firme per dare il via alla realizzazione di ciò che sembrava un sogno e che oggi può divenire realtà. E’ questo del Contratto di fiume una modalità che può essere replicata in altri settori, nei suoi aspetti di concertazione e di condivisione virtuosa".
Il sindaco di Chieti Diego Ferrara ha rimarcato come "il fatto che oggi qui siano presenti amministratori e sindaci dell’intero comprensorio fa comprendere come ormai stia nelle cose quella visione che sottolineo spesso e volentieri, cioè la possibilità di attuare una governance di area vasta che superi diversità e distanze e faccia invece guardare in questo caso al fiume Pescara, come a una risorsa per tutti e di tutti". Il coordinatore del progetto Patrizio Schiazza ha precisato che "il documento esprime una visione comune di tutti i soggetti interessati ma ovviamente è aperto a eventuali aggiustamenti che però non possono essere discontinui rispetto a priorità oggettivizzate ed evidentemente condivise".
Un Contratto di Fiume (CdF) come indicato nel documento “Definizioni e requisiti qualitativi di base dei Contratti di Fiume” del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume e, per come richiamato nella DGR n. 590 del 20/09/2021 di Regione Abruzzo, rappresenta un processo che si compone di fasi progressive; infatti, dall’Analisi Conoscitiva preliminare Integrata si giunge alla stesura di un Primo Programma d’Azione condiviso.
Con il Programma d’Azione si definisce in modo consensuale e cooperativo il plan for planning, ossia un Programma d’Azione strutturato secondo una logica integrata e multidisciplinare, attraverso il quale contribuire all’attuazione di azioni orientate alla gestione sostenibile del bacino fluviale. Il Programma d’Azione rappresenta il cuore del Contratto, con l’elencazione e la descrizione delle misure che si intendono attuare a partire dal breve termine (orientativamente tre anni) per iniziare concretizzare gli obiettivi del Contratto di Fiume (ambientali, naturalistici, di mitigazione del rischio, di fruizione del territorio, di sviluppo locale, di cultura dell’acqua, etc.).
Le Schede contenute nel Primo Programma d’Azione del CdF Pescara sono orientate a integrare ed efficientare le politiche d’intervento pubblico tra di loro con il coinvolgimento delle comunità locali, nell’individuazione degli obietti prioritari da perseguire. Le attività previste da questo Primo Programma d’Azione potranno essere integrate quando vi dovessero essere nuove adesioni al CdF (di soggetti pubblici e/o privati), si verifichino condizioni favorevoli al raggiungimento degli obiettivi strategici previsti dal Documento Strategico o comunque quando si verificasse l’opportunità di aggiungere nuove azioni/attività. Il PdA si delinea come uno strumento dinamico che potrà essere sempre possibile aggiornare, contestualmente all’evoluzione del Contratto stesso e previa valutazione di congruità da parte dei suoi organismi gestionali.
Il primo Programma d’Azione ricomprende una serie di attività individuate secondo una logica multidisciplinare e nello specifico riguarda: 1. interventi collegati all’attuazione di piani e programmi inerenti la pianificazione distrettuale e regionale, al fine di concretizzare a scala locale le attività e individuare un valore aggiunto per l’attuazione della misura stessa (es. accelerazione in alcuni ambiti rispetto alle tempistiche previste a livello regionale); 2. nuovi interventi fondamentali a livello locale per il raggiungimento degli obiettivi del Documento Strategico integrando le azioni derivanti da livelli di pianificazione diversi; 3. interventi legati a specifiche richieste e esigenze emerse dal territorio durante le attività di partecipazione pubblica.
L’Atto di impegno del CdF, all’interno del quale il Programma d’Azione è contenuto, contrattualizza le decisioni condivise attraverso il processo partecipativo e definisce gli impegni specifici dei contraenti a partire dal breve/medio termine. Attraverso l’avvio della fase di attuazione del Primo Programma d’Azione e la sottoscrizione del CdF Pescara, per quanto sopra premesso, non si sancisce la fine del processo ma bensì si dà l’avvio a una fase attuativa e a una ulteriore diffusione del CdF presso le comunità locali. In questo senso il CdF rappresenta un processo di governance e partecipazione incrementale. Il Primo Programma d’Azione del CdF Pescara è composto da una scheda per ogni singola Azione/Attività, strutturata a partire dal riferimento programmatico agli Assi strategici individuati nel Documento Strategico:
AS_1 ACQUA, AREE MARGINALI, AMBITI FLUVIALI, ECOSISTEMI
AS_2 RISCHIO IDRAULICO E GEOMORFOLOGICO ‐ CAMBIAMENTI CLIMATICI
AS_3 PAESAGGIO E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
AS_4 FRUIZIONE, SVILUPPO ECONOMICO DEL TERRITORIO
AS_5 COORDINAMENTO E COINVOLGIMENTO DEI PORTATORI D’INTERESSE
AS_6 EDUCAZIONE AMBIENTALE
Il CDF è uno strumento innovativo programmatico e di negoziazione per la Tutela e la Valorizzazione del Fiume Pescara, le cui attività sono coordinate, per conto dell’amministrazione comunale di Pescara, dagli Architetti Emilia Fino e Ester Zazzero.