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PROCESSO PAROLISI: AFFIDATI GLI INCARICHI PER LA SUPERPERIZIA, IL GIUDICE 'CHIAMA IN CAUSA' ANCHE DUE MACEDONI

30/03/2012 - Redazione AbruzzoinVideo

30 MARZO 2012. Il processo per Salvatore Parolisi inizierà ufficialmente il 13 luglio prossimo, ma oggi, con l'affidamento degli incarichi a due periti, in una udienza (durata oltre sei ore) che si è svolta a porte chiuse, si entra nel vivo della vicenda giudiziaria che, lo ricordiamo, vede Salvatore Parolisi come unico imputato per il delitto della moglie Melania Rea, uccisa il diciotto aprile duemilaundici con trentacinque coltellate nel bosco di Ripe di Civitella del Tronto. Il processo, si svolgerà con la procedura del rito abbreviato condizionato, appunto, a Salvatore Parolisi. Il Gup di Teramo, Marina Tommolini, affiderà la superperizia chiesta dalla difesa al medico legale Gianluca Bruno e alla genetista Sara Gino. Ma è prevista la presenza di altri cinque periti: Adriano Tagliabracci, per la Procura; Lorenzo Varetto ed Emiliano Giardina, per la difesa di Parolisi; Francesco Introna e Marina Baldi, per la famiglia di Melania. Saranno loro, quindi, a dover stabilire l'ora della morte e la dinamica del delitto, come chiesto dai difensori di Parolisi, Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, i quali, hanno anche ottenuto che vengano ascoltati tre testimoni: il conduttore del cane molecolare usato per le ricerche; un ragazzo che ha dichiarato di aver visto un uomo vestito di scuro sul pianoro di Colle San Marco, ma che non ha saputo specificare l'ora, indicando un arco di tempo dalle dieci alle diciassette; una vedetta del battaglione di Chieti, in servizio vicino al poligono di Ripe il quale non avrebbe visto l'auto di Parolisi transitare nella zona dove fu poi trovato il corpo di Melania, devastato dalle trentacinque coltellate. Intanto, tra oggi pomeriggio e domani mattina, il consulente della parte civile, la Dott.ssa Roberta Bruzzone effettuerà un nuovo sopralluogo a Ripe di Civitella. Il nuovo sopralluogo è legato alla necessità di consolidare elementi utili circa la dinamica dell'omicidio e di trovare ulteriori riscontri sul luogo del delitto. Un colpo di scena, dall'udienza di oggi, è giunto come un “fulmine a ciel sereno” quando si è appreso che il Gup di Teramo, Dott.ssa Marina Tommolini, ha deciso di effettuare il prelievo della saliva a due operai macedoni che si trovavano al lavoro in un cantiere nei pressi del luogo del delitto, a Ripe di Civitella. Il prelievo, servirà ad individuare altro Dna, oltre quello di Salvatore Parolisi, eventualmente presente sulla bocca della donna di Somma Vesuviana. Su questo aspetto il legale delle parti civili, Mauro Gionni, giudica utile "ogni elemento che possa portare all'accertamento della verità'".

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