Questa mattina, all'uscita di scuola dell'Istituto "De Titta-Fermi" c'è stato un blitz di protesta da parte del Blocco Studentesco di Lanciano per il contributo volontario
Uno striscione "No al contributo volontario!", megafono e fumogeni per denunciare la pressante richiesta di pagare la cifra addirittura minacciando di sospendere diverse attività fondamentali per l'istruzione dei ragazzi. Infatti, come alcuni studenti avevano segnalato in precedenza al Blocco Studentesco, sono arrivate delle lettere a casa in cui si sollecitava il pagamento della somma, pena l'eliminazione di alcune attività fondamentali curriculari come stage e tirocini.
"Siamo arrivati al punto in cui gli studenti stessi devono pagare le spese per la loro istruzione, indistintamente dallo stato reddituale familiare. Oltretutto, come lo stesso Miur ricorda, non può essere richiesta nessun'altra tassa oltre quella di iscrizione. Questo atto è fortemente vessatorio" - in una nota il responsabile locale del Blocco Studentesco Domenico De Lucia sulla situazione dell'Istituto "De Titta-Fermi".
Questo è il risultato di una condotta sconsiderata volta a tagliare sempre più i fondi destinati all'istruzione, ammazzando ciò che resta della già consumata scuola pubblica. Si corre il rischio di far entrare la scuola in una gara di sponsor privati, mentre le già milionarie scuole private incassano finanze dal Ministero. Il Blocco Studentesco, quindi, non resterà a guardare mentre gli interessi dei pochi distruggono il futuro della scuola italiana. - conclude Domenico De Lucia.