Il 28 febbraio appuntamento speciale con La Sabbia negli Occhi in occasione della Giornata Internazionale delle Malattie Rare: il film di Alessandro Zizzo con Valentina Corti e Adelmo Togliani dedicato alla Sindrome di Sjögren sarà al centro di un fitto calendario di proiezioni e incontri con i protagonisti pensati proprio per gettare una luce, grazie alla magia del cinema, sul dramma di questa malattia rara.
Fra le città in programma avremo quindi Lanciano al Cinecity (CH). La programmazione del Cinecity di Lanciano proseguirà fino al 7 marzo e prevede uno spettacolo giornaliero alle 20,30 e due spettacoli aggiuntivi il sabato e la domenica alle 18,30.
Nel cast, insieme a Valentina Corti anche Adelmo Togliani interpreti di un film intenso e profondo dedicato a raccontare, attraverso la vicenda della sua protagonista il dramma della Sindrome di Sjögren.
Il film è prodotto dalla A.N.I.Ma.S.S. (Associazione Nazionale Italiana Malati Sindrome di Sjögren) con la produzione esecutiva di Gregorio Mariggiò. Un film fortemente voluto dal Consiglio Direttivo dell'Associazione e dalla sua Presidente Lucia Marotta che da oltre 12 anni combatte per sensibilizzare sul dramma di questa malattia devastante di cui lei stessa è vittima da 19 anni.
Numerosissime le richieste da tutta Italia. Il calendario delle proiezioni è costantemente aggiornato sul sito di A.N.I.Ma.S.S. (www.animass.org).
In seno all’A.N.I.Ma.S.S.Onlus c’era la volontà di realizzare un lungometraggio che trattasse il tema della Sindrome di Sjögren: malattia autoimmune che colpisce un numero sempre più alto di persone nel mondo di cui 9 su 10 sono donne. La regia e la sceneggiatura del lungometraggio è stata affidata a Zizzo, ideatore e regista di tantissimi documentari, lungometraggi, spot. La produzione esecutiva è stata curata da Gregorio Mariggiò per conto dell’Associazione Southclan Arts. Il progetto cinematografico ha coinvolto due attori di fama nazionale: Adelmo Togliani e Valentina Corti. Adelmo Togliani, figlio del celeberrimo cantante Achille Togliani, è un volto noto del cinema italiano: ha interpretato diverse produzioni televisive, ha partecipato a numerosi film e ha realizzato numerosi progetti teatrali. Valentina Corti è attrice di successo in diverse produzioni televisive e cinematografiche.
Il lungometraggio sarà presentato in diversi concorsi e mostre nazionali e internazionali; è stato interamente girato nel territorio di Maruggio, in provincia di Taranto, valorizzando così le bellezze e le risorse del territorio locale.
Sinossi
Questo è un film che racconta la vita di una donna, Beatrice (Valentina Corti), sposata con Sergio (Adelmo Togliani) molto impegnata come insegnante e nel mondo del volontariato come psicopedagogista. Una donna che ama, soffre, resiste, una donna che, nonostante tutto, continua a guardare in faccia il dolore, a sopportarlo a denti stretti, una donna che non smette mai di combattere e di guardare verso il futuro, che non chiede mai aiuto ma che è sempre pronta ad aiutarti, che cade e si rialza e poi cade ancora e si rialza di nuovo…
Questo è un film su Beatrice che un giorno scopre di avere una malattia invisibile, che le entra dentro e inizia a scorrerle nelle vene, impedendole di muoversi, di sorridere, di essere felice, una malattia che ha un nome difficile da menzionare. E la sua vita cambia, radicalmente…
Come nasce il progetto
Lo scopo primario nel realizzare un lungometraggio sulla Sindrome di Sjögren è quello di sensibilizzare le donne e gli uomini sull’esistenza di una malattia quasi sconosciuta ma che colpisce un’altissima percentuale della popolazione femminile mondiale. L’associazione nazionale A.N.I.Ma.S.S.Onlus è un punto di riferimento per i pazienti, i familiari, paramedici e per tutti quelli che esprimono il loro interesse nei confronti della patologia: essa offre ai malati informazione, assistenza, consulenza psicologica e si batte per il riconoscimento di questa sindrome come malattia rara per poter godere delle esenzioni sanitarie. Nell’ambito di questa iniziativa il linguaggio cinematografico è particolarmente adatto ad affrontare una tematica così importante e di alto valore sociale. Il cinema permette di portare sullo schermo delle storie particolari che diventano storie universali, che appartengono a tutti. La sofferenza, le storie personali, il coraggio e la determinazione con cui tante donne combattono quotidianamente con le conseguenze della malattia vengono portate sullo schermo per essere conosciute, ma anche condivise e comprese.