Venerdì 22 Novembre 2024

“Tiro a segno: 1000 persone attendono da anni una sede sociale”

06/05/2017 - Redazione AbruzzoinVideo

Biondi: “Rimpallo di responsabilità blocca i lavori di ricostruzione”

L'AQUILA, 6 MAGGIO - 1000 persone aspettano dal 2009 la ricostruzione della sede sociale. Non devono e non possono esistere società e sport di serie A e di serie B”. A dichiararlo è il candidato sindaco di centrodestra, Pierluigi Biondi, che denuncia “il rimpallo di responsabilità di enti che sovrintendono i processi di ricostruzione che, di fatto, impedisce la riparazione ed il ripristino dei locali e degli spazi a servizio del poligono ‘A. Bafile”, in via Persichelli, nella zona di San Giuliano”.

 

Lì si esercitano gli iscritti ed i tesserati afferenti alla sezion aquilana del Tiro a segno nazionale, che opera dal 1888 – spiega Biondi – Tra atleti, circa 200, e persone che regolarmente svolgono attività propedeutiche per il rilascio del patentino, gravitano circa 1000 cittadini e cittadine che non hanno uno spazio dove poter socializzare, incontrarsi o fare riunioni”.

 

L’immobile è ancora nelle condizioni rilevate all’indomani del sisma del 2009 e sotto le macerie sono ancora sepolti documenti di interesse storico, foto, e ricordi di una delle società più antiche d’Italia, sicuramente dell’Aquila e dell’Abruzzo. Perché si continua a non voler decidere su come agire?”.

 

 

La sede logistica del Tsn è localizzata in un locale all’interno del complesso sportivo Centi Colella, inaugurato nel 2015, dove si è localizzata la segreteria e si tengono le gare con attrezzatura di ultimissima generazione e nella totale sicurezza “un fiore all’occhiello per lo svolgimento di una delle discipline olimpiche che regala all’Italia medaglie e successi. Inoltre la sezione aquilana del Tiro a segno svolge attività con i ragazzi delle scuole, delle università, anziani e disabili. Sarebbe opportuno che chi svolge un’opera nel campo sociale, oltre che sportivo, possa far affidamento su uno spazio, quello di San Giuliano, che deve essere ricostruito per legge, non per grazia ricevuta” conclude Biondi.

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