Giovedì 21 Novembre 2024

Ambulatori infermieristici e infermieri di famiglia, le proposte di Ipasvi Chieti e sindacati per la Sanità abruzzese

22/12/2015 - Redazione AbruzzoinVideo

Istituire ambulatori infermieristici sul territorio provinciale, introdurre la figura dell’infermiere di famiglia e di comunità per prendere in carico globale gli anziani, malati cronici e pazienti fragili in generale: sono alcune delle proposte formulate in un incontro che, per la prima volta, ha visto insieme i rappresentanti dei sindacati e dell’Ipasvi Chieti, la federazione che rappresenta i 3.400 infermieri attivi in provincia.

Tutti concordi sulla necessità di attivare nuovi modelli organizzativi in grado di ridurre i costi per la sanità regionale e soddisfare i bisogni assistenziali degli utenti. Queste iniziative, compreso l’ulteriore sviluppo della figura dell’infermiere case manager, saranno declinate in un progetto che indicherà finalità, modalità, tempi e oneri per la sua realizzazione.«Tali interventi - sottolinea il presidente dell’Ipasvi Chieti, Giancarlo Cicolini - garantiranno il soddisfacimento dei bisogni assistenziali degli utenti direttamente sul territorio, evitando che debbano ricorrere, come oggispesso accade, alle strutture sia del Sistema sanitario nazionale sia al di fuori di esso. In questo modo si ridurrebbero notevolmente gli accessi alle strutture adibite al trattamento dell’acuzie».All’incontro, insieme a una delegazione dell’Ipasvi guidata dalo stesso Cicolini, hanno partecipato i segretari Gabriele Martelli (CISL), Ferdinando Costanzo (CGIL), Vincenzo Pace (Nursind), Pietro Supino e Michele Spera (FIALS), Patrizia Bianchi (NursingUp), Antonio Monteodorisio (FSI), Mario Frittelli (USB) e Antonio Di Michele (Rapp. RSU). La UIL, rappresentata da Raffaele Di Nardo, impossibilitato a partecipare all’incontro, ha manifestato il suo supporto all’Ipasvi all’iniziativa.Altra tematica che ha trovato tutti d’accordo è quella relativa alla necessità di garantire ai professionisti, che operano quotidianamente in condizioni di carenza di personale, l’immediato adeguamento alle norme Ue. Attraverso l’applicazione della legge si pongono di fatto con le spalle al muro le aziende sanitarie, obbligandole ad assumere nuovo personale. Ciò eviterebbe di lasciare nelle stesse condizioni di lavoro vissute finora migliaia di infermieri dipendenti garantendo, inoltre, una possibilità per un futuro lavorativo alle centinaia di disoccupati presenti sul nostro territorio.Un esempio sono i recenti problemi, ancora irrisolti, posti dal nuovo Polo cardiologico della Asl Lanciano Vasto Chieti che, a fronte di importanti investimenti in strutture e apparecchiature, non ha visto un adeguato investimento sul personale sanitario, in particolare infermieri e personale di supporto.«E’ inoltre improrogabile - spiega il presidente Cicolini - la necessità di istituire un tavolo tecnico a livello regionale con una componente infermieristica che collabori fattivamente, a pieno titolo, con i referenti regionali per la riorganizzazione del Sistema sanitario regionale, per ladeterminazione delle dotazioni organiche, alla valutazionedegli outcomedi salute. Non è possibile continuare a escludere una dellecomponenti più rilevanti del sistema sanitario dai tavoliregionali in Abruzzo. Afronte del vivo interesse mostrato dalle organizzazionisindacali intervenute, il Direttivo Ipasvi intendemonitorare e mantenere un confronto costruttivo con isindacati a tutela sia del cittadino che usufruisce deiservizi delle strutture sanitarie sia dei professionisti sanitari. L’Ipasvi è sempre convinta che, per raggiungeregli obiettivi è necessario essere più forti, compattinella volontà di migliorare la qualità del servizioassistenziale per il bene del cittadino».

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