I Carabinieri della Compagnia di Atessa (Chieti) hanno sottoposto all'obbligo di permanenza in casa due studenti in esecuzione dell'ordinanza di misura cautelare spiccata dall'autorita' giudiziaria minorile di L'Aquila.
I due giovani sono ritenuti responsabili di una serie di atti persecutori nei confronti di un loro compagno perpetrati gia' dall'inizio dell'anno scolastico. I militari, lavorando in sinergia con le istituzioni scolastiche, hanno sviluppato accurate indagini che si sono concluse con l'esecuzione del provvedimento cautelare emesso dall'autorita' giudiziaria . L'8 novembre scorso i due studenti, indagati per minacce e lesioni, hanno preso a pugni il 14enne, insultandolo, minacciandolo e gli hanno sbattuto la testa sul banco. Il giorno successivo alla vittima sono giunte minacce su whatsapp, anche con file audio. Il ragazzo che frequenta il convitto della scuola tornando a casa nel fine settimana aveva mostrato grande paura e apprensione al punto che la mamma lo aveva spogliato scoprendo il corpo pieno di lividi ed ecchimosi: all'ospedale di Lanciano i medici hanno diagnosticato al 14enne una distorsione del rachide cervicale, la contusione di una costola ed ecchimosi da aggressione per complessivi sette giorni di prognosi. A denunciare il fatto è stata la stessa madre, intenzionata anche a ritirare il figlio dalla scuola. Sulla vicenda hanno indagato i carabinieri della compagnia di Atessa e della stazione di Villa S. Maria. Nei confronti degli aggressori erano stati presi provvedimenti disciplinari da parte della scuola che ha collaborato attivamente con gli investigatori per accertare i fatti.