A conclusione dei lavori di riparazione dell’orologio e delle campane della Torre Civica, è stato restituita alla città anche la tradizione dello sparo di mezzodì tanto cara ai lancianesi. «Oggi abbiamo di nuovo ascoltato il suono che per anni ci ha ricordato il mezzogiorno», spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Giacinto Verna, «non è quello consueto provocato dalla polvere pirica, ma un suono preregistrato, che cercheremo anche di migliorare nei prossimi giorni, ma che comunque, come ci eravamo impegnati, restituisce alla città una delle sue tradizioni più care».
Gli interventi sul campanile di piazza del Plebiscito sono stati realizzati dalla ditta Aeris Elettronica srl di Colonnella. Come si ricorda, da alcuni mesi l’orologio era fermo poiché, durante il temporale del 24 agosto scorso, un fulmine aveva colpito la sommità della Torre, provocando seri guasti al quadro di controllo, agli ingranaggi e ai meccanismi dell’orologio. È stato quindi necessario provvedere alla sistemazione dei danni mediante la sostituzione del quadro di controllo, degli elettro-percussori, dei martelletti, e la sistemazione del meccanismo di funzionamento del rotismo dell’orologio, nonché l’inserimento di una protezione di rete. Nell’ambito della riparazione dell’orologio, la ditta ha inoltre provveduto a installare il nuovo meccanismo per lo sparo di mezzodì. Da alcuni anni questa tradizione che risale al 1867, per motivi burocratici e di sicurezza, era stata sospesa in attesa di trovare un’alternativa allo sparo con polvere pirica del cannoncino, una colubrina posizionata sulla sommità della Torre. «Nei mesi scorsi l’Ufficio tecnico ha individuato come alternativa l’inserimento di un impianto sonoro», ricorda il vicesindaco, «un diffusore omnidirezionale, che propaga il suono a 360 gradi e che è stato programmato in modo da assicurare automaticamente lo sparo allo scoccare del mezzogiorno. È stato portato avanti un delicato lavoro di studio per riprodurre un effetto sonoro efficace e credibile, con un discreto risultato sul quale continueremo a lavorare per migliorarlo. Questa soluzione garantisce anche un risultato estetico che non grava sul contesto, considerata l’importanza storica ed architettonica della Torre Civica», aggiunge Verna, «di certo il suono non è uguale a quello classico provocato dalla polvere da sparo, ma il mio impegno era quello di restituire a Lanciano un pezzo della sua storia».