“E’ un’esperienza da fare, ti fa aprire gli occhi, capire che c’è gente, anche tanta, che ha bisogno di aiuto. L’anno prossimo? Saremo qui sicuramente”. Brillano gli occhi e sorridono Alberto, Samuele e Gabriele tre ragazzi dell’istituto De Titta-Fermi impegnati a lavorare nell’emporio e nella Caritas diocesana nell’ambito dei progetti Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) che integrano l’apprendimento teorico a scuola con esperienze pratiche in contesti lavorativi reali, al fine di fornire agli studenti una visione più completa e approfondita del mondo del lavoro e delle sue dinamiche. I tre terminano oggi il lavoro di consegna, catalogazione e della distribuzione di cibo nell’emporio. “Abbiamo sistemato gli scaffali, distribuito cibo, registrato consegne”, raccontano, “abbiamo visto le difficoltà che molte famiglie hanno, soprattutto per la carenza di lavoro, nel fare la spesa. E’ un’esperienza che rifaremo l’anno prossimo se avremo la possibilità”. E per tre ragazzi che terminano il lavoro ce ne sono altri 4 che da lunedì 24 febbraio iniziano in una settimana in cui la Curia apre le proprie porte oltre ai ragazzi del Fermi, anche agli studenti del liceo artistico Palizzi e del liceo classico.
“Apriamo le porte della Curia in particolare ai giovani e ai docenti per mostrare e far capire loro il valore dei testi, dei tesori che custodiamo, il valore della persona e della solidarietà”, spiegano don Alessio Primante, responsabile dell’archivio con Fernando e Carmen responsabili della Caritas. “Gli studenti del De Titta- Fermi che hanno offerto un aiuto concreto e prezioso in Caritas e all’emporio da lunedì cederanno il posto ad altri 4 ragazzi dell’indirizzo Afm (amministrazione, finanza e marketing) che si occuperanno della gestione file e della piattaforma Caritas. E sarà la prima volta che accade.
Sempre da lunedì si apriranno le porte del museo diocesano ad 11 studenti della Palizzi. Seguiranno per l’intera settimana lezioni teoriche e si occuperanno di fare l’inventario del patrimonio di natura sacra (ex voto parrocchiani) del museo e poi faranno un’esperienza del museo tattile”.
Il 28 febbraio terminano i Pcto gli studenti del liceo classico, 90 ragazzi che da ottobre si sono alternati tra archivio, biblioteca e museo diocesano - dopo due lezioni teoriche tenute dalla storica dell’arte della curia Ada Giarrocco che si occupa del museo e dal bibliotecario e archivista Anselmo Martino- e hanno fatto attività di catalogazione e inventario per archivio e biblioteca. Ultima esperienza è la redazione finale di una story telling al museo: con app e altri strumenti dovranno creare una sorta di guida vocale delle opere presenti che accompagnino gli ospiti non vedenti nella loro visita.
“Con i Pcto abbiamo aperto la curia per la prima volta ad oltre 100 studenti del De Titta-Fermi, del Liceo classico e artistico”, chiude don Alessio, “per permettere agli studenti e alle studentesse di fare esperienze lavorative senza dubbio particolari, che possano lasciare un segno positivo e profondo nella loro formazione”.