"Le organizzazioni sindacali della scuola sono state informate dai rappresentanti della Regione Abruzzo, in una riunione del Tavolo regionale interistituzionale previsto dai protocolli COVID, dell’impossibilità delle ASL di procedere al tracciamento dei contatti di chi risulta positivo al COVID per l’elevatissimo numero di casi". È quanto dichiara Cisl Scuola Abruzzo Molise.
"Il passaggio da poche decine o centinaia di casi giornalieri a diverse migliaia di contagi al giorno ha di fatto prodotto l’impossibilità del contact tracing. Tra le criticità riportate, anche a seguito di un monitoraggio fatto dall’USR Abruzzo nelle scuole abruzzesi, è stato evidenziato il ritardo o la mancata fornitura alle scuole delle mascherine FFP2 dove invece doveva essere garantito dal giorno di rientro a scuola. Inoltre la regione ha evidenziato le enormi difficoltà sia per la campagna vaccinale sia per gli screening per la scarsità di personale, nonostante l’impiego dei numerosissimi volontari. Sono appena 159 i casi di sospensione in regione per il personale che si è sottratto all’obbligo vaccinale ovvero una percentuale intorno allo 0,5%, quindi mediamente meno di una unità di personale per ogni istituzione scolastica. Anche le percentuali di assenza del personale sono di appena il 5- 10% maggiori di quelle solitamente registrate negli anni precedenti al COVID. In definitiva, docenti e ATA, in percentuali elevatissime e prossime alla totalità, stanno garantendo il normale funzionamento della scuola in presenza in Abruzzo".