Antonio Di Pietro lunedì scorso al Teatro Fenaroli di Lanciano per incontrare i giovani del territorio. Un’ iniziativa voluta ed organizzata dall’associazione “Il caffè letterario … e non solo”, in collaborazione con l’istituto comprensivo Mario Bosco. L’ex Pm di Mani Pulite ha ripercorso le tappe che, a partire dalla caduta del muro di Berlino, hanno successivamente generato interferenze tra il potere politico e quello economico sul Paese Italia. “L’incontro - come ha spiegato la Presidente dell’associazione, la Prof.ssa Mirella Spinelli, che è anche dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo, - mira a sollecitare i giovani ad una riflessione, non solo di consapevolezza storica, sul concetto di cittadinanza attiva, avendo l’occasione di confrontarsi direttamente con uno dei principali protagonisti di quegli anni. Pensiamo che temi come: etica, giustizia, legalità, correttezza, integrità, onestà, - dice Mirella Spinelli - debbano essere affrontati per costruire un futuro migliore. "
“Ci sono vari significati della parola giustizia, per lei cosa è veramente? E come la spiegherebbe a noi adolescenti?” - questa una delle domande poste a Di Pietro da uno degli studenti della scuola Mazzini, alla quale l’ex Pm ha risposto cosi: “ Cari ragazzi, la giustizia è un concetto soggettivo mentre la legge è un concetto oggettivo. La giurisprudenza non può disciplinare i valori morali delle persone ma, per la convivenza civile, democratica e sociale è importante comprendere che si inizia con il rispetto della Legge (che ci porta ad assumerci responsabilità personali rispetto agli altri esseri umani) e, se tutti facessimo così, diventeremmo uomini più giusti. Ed ancora : “Visto che la sua vita l’ha esposta a molti rischi, ha mai pensato di rinunciare al suo lavoro? – altra bellissima domanda di uno dei giovani che hanno partecipato all’incontro al Fenaroli con Antonio Di Pietro, che ha risposto così – “Ho avuto paura molte volte, specie quando seppi di essere nel mirino ella malavita che aveva intenzione di uccidermi nel periodo intercorso tra la morte di Giovanni Falcone e quella di Borsellino. Allora, per la tutela della vita mia e della mia famiglia, mi furono fornite, dal Governo italiano, credenziali false per poterci rifugiare in America ed in Costa Rica. Anche al mio ritorno fui oggetto di violenti attacchi ma decisi che, come Magistrato, avevo il dovere di portare a termine il mio lavoro e che sarei davvero “morto dentro” se non lo avessi fatto. Quindi non sono stato coraggioso ma soltanto capace di convivere con la paura continuando a fare il mio dovere”. Un’altra interessante domanda posta da uno degli studenti è stata: “Nota una differenza tra mafia di ieri e quella di oggi? - e così Di Pietro -“La mafia di oggi non usa coppola e lupara, ma colletti bianchi, computer e, talvolta, si fa anche eleggere in Parlamento. La mafia ha acquisito il potere di scrivere le Leggi e non solo di infrangerle. Combattere la mafia vuol dire studiare molto, farsi una cultura tale da consentire di scegliere cosa nella vita sia giusto”.
“Il dottor Antonio Di Pietro – ha detto la presidente dell’associazione promotrice dell’incontro Mirella Spinelli – si è emozionato nel vedere i ragazzi interessati alle sue risposte, ai suoi racconti veri, stimolanti, chiarificatori, emblematici. Principi, costituzione, giustizia, moralità universale, libertà di pensiero e di parola, progresso scientifico ed etica, mafia e legalità, questi e tanti altri i temi affrontati lunedì scorso in una cornice emozionante, avvincente ed entusiasmante. – dice ancora - Abbiamo visto una grande e commossa partecipazione al Teatro Fenaroli. Ragazzi coinvolti e preparati, pubblico attento e appassionato. Tantissime avvolgenti emozioni.” - conclude la Professoressa Spinelli -
Antonio di Pietro ha accolto l’invito da parte dell’ associazione a titolo totalmente gratuito. A presentare la manifestazione Brigida Cristallo, cerimoniere dell’Associazione organizzatrice e Gian Luca Bellisario, Presidente Nazionale A.N.I.Ped – associazione Nazionale Italiana dei pedagogisti e neonsigliere Nazionale de Il caffè letterario… e non solo” che ha fatto un’introduzione biografica per poi rivolgere numerose domande all’illustre ospite.