Un altro tassello importante del mosaico progettuale che sta ridisegnando il volto delle banchine nord e sud del porto canale di Pescara, destinate a divenire cuore dei piani di riassetto urbanistico dell’area marittima della città. Questa mattina sono state infatti apposte le firme sull’atto di licenza che determina il sub ingresso del Comune di Pescara – in luogo della Camera di Commercio – nella titolarità della concessione per la gestione dell’edificio dell’attuale stazione marittima sulla banchina sud, che presto accoglierà la nuova Asta del pesce.
Il documento è stato sottoscritto dal Commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centrale, Giovanni Pettorino, e dal sindaco Carlo Masci, presente il delegato per le attività marittime del Comune di Pescara, Riccardo Padovano.
L’acquisizione dei diritti esclusivi da parte dell’amministrazione definisce il ruolo di polo portuale e commerciale dell’area della banchina sud, nel contesto del complessivo processo che trasformerà entrambi i lati del fiume. A nord infatti, nel sito della Madonnina, sorgerà il cosiddetto Parco del Mare, che avrà un profilo prevalentemente culturale e turistico, arricchito dalla prospettiva di realizzarvi il Museo del Mare (i cui lavori inizieranno nei primi mesi del 2022 con finanziamenti già disponibili e ove troverà spazio il Museo delle Genti di Mare) e il meraviglioso Water-front fluviale destinato a divenire, anche per la presenza di una grande piazza che sorgerà in corrispondenza della futura vasca di prima pioggia, luogo di ritrovo e sede di eventi e manifestazioni turistico-culturali.
Un nuovo assetto urbanistico che determinerà una gran parte degli ambiziosi obiettivi dell’amministrazione guidata da Carlo Masci: "E’ un momento epocale per Pescara – ha detto il sindaco Carlo Masci al termine della riunione in streaming con il commissario dell’Autorità di sistema portuale - perché le scelte strategiche che stiamo portando avanti sono il frutto di una visione chiara, che si fonda sull’obiettivo di rendere Pescara una città di straordinaria bellezza urbanistica, che troverà in questa zona del nuovo porto un moderno punto di congiunzione tra il suo mare e il fiume. Su questo abbiamo scommesso nella convinzione che un’amministrazione responsabile debba mirare ai macro obiettivi e a tutelare gli interessi di tutti i cittadini e non solo di parti di essi. Questa linea ci permette di guardare avanti con ottimismo, nella convinzione che le grandi idee troveranno infine la complicità dei risultati che nel tempo arriveranno. La promenade di Pescara e il suo polo commerciale e portuale saranno presto una realtà visibile".
Il piano complessivo del cosiddetto Water-front fluviale prevede un investimento iniziale di risorse, previste dal Bando per la rigenerazione urbana, per circa 3,8 milioni di euro; con questo, nel Dup (Documento unico di programmazione) sono stati inseriti anche i fondi per il trasferimento, la manutenzione straordinaria e il cambio di destinazione d’uso dell’ex stazione marittima del Porto di Pescara, destinata a nuova sede dell’Asta del pesce, e che ora, con l’atto firmato questa mattina, potranno essere investiti per un ammontare di 1.053.962 milioni di euro provenienti dalla misura 1.43 del PO FEAMP 2014-2020, dedicata appunto a strutture deputate alla portualità e alle sale per la vendita dei prodotti ittici.