Risultano molto elevate le percentuali del personale scolastico abruzzese che si è vaccinato. La Regione Abruzzo ha comunicato al Tavolo Regionale per l’avvio dell’anno scolastico che, su una platea di 34439 lavoratori, sono stati già vaccinati 30783, pari all’89%, mentre 33131 (compreso quelli che hanno ricevuto la seconda dose) hanno ricevuto la prima dose, pari al 96%. Le percentuali pongono l’Abruzzo tra le prime regioni per numero di vaccinati ed il numero di quanti hanno ricevuto la prima dose fa ben sperare sul raggiungimento del livello massimo di vaccinabili, ricordando che vi sono diversi lavoratori esenti per le proprie patologie. Altro dato assolutamente positivo registrato in regione è che, soprattutto negli ultimi giorni, mediamente il 50% delle vaccinazioni giornaliere è rivolto alla fascia di età 12-19. Lo comunica Massimo Desiati, segretario generale Cisl Scuola Abruzzo Molise, che torna ad insistere su reali impegni ed investimenti che occorrerebbe assumere per le misure di prevenzione volte a prevenire la diffusione del virus.
"Se sul lato delle vaccinazioni i dati sono assolutamente positivi, restano ancora irrisolti i problemi legati al trasporto scolastico, alla vigilanza all’entrata ed all’uscita dalle scuole, alla situazione dei terminal degli autobus, all’effettivo controllo sugli autobus( i famosi “controllori”) ed al numero elevato di alunni rispetto alle classi(le cosiddette “classi pollaio”). Alla data attuale la Regione Abruzzo non ha comunicato alcun impegno sulla presenza dei “controllori” sugli autobus. Quindi si innalza la percentuale di riempimento degli autobus, ma senza alcun controllo. - rileva la Cisl - Bisogna inoltre ricordare che la effettiva sicurezza realizzabile nella scuola è condizionata dall’impossibilità di vaccinare gli under 12 ovvero circa 90.000 studenti non vaccinabili. Questo significa che tutte le misure di prevenzione diverse dalla vaccinazione sono la reale possibilità di contrasto alla diffusione del COVID19."