L'amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares in visita ieri mattina allo stabilimento Sevel di Atessa. Il Ceo ha visitato le linee ed ha incontrato poi un rappresentante sindacale per ogni sigla delle Rsa aziendali dello stabilimento della Val di Sangro. Una visita che, come tiene a sottolineare l'azienda, era prevista da tempo in agenda e rientra nelle visite programmate dall'ad.
“È sempre una buona notizia quando l’amministratore delegato di Stellantis, Carlo Tavares, viene in Italia e nello specifico in Val di Sangro a visitare lo stabilimento Sevel. La sua attenzione per gli stabilimenti italiani è preziosa”. Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Nicola Manzi, segretario della Uilm di Chieti. “Siamo in verità preoccupati - proseguono Ficco e Manzi - per le potenziali ricadute su Sevel del nuovo stabilimento polacco che produce anch’esso il Ducato. Due stabilimenti in Europa che producono il medesimo modello è di per sé qualcosa di pericoloso o per lo meno qualcosa che richiede la massima allerta sindacale”. “Proprio in questi giorni - concludono Ficco e Manzi - siamo impegnati in una delicata discussione con l’azienda, che verte sulla questione della stabilizzazione dei lavoratori somministrati e sulla indennità del turno del sabato notte, nonché su altri temi molto concreti della vita di fabbrica. Auspichiamo che il dialogo possa essere fruttuoso, ma in assenza di qualsiasi risposta ci stiamo preparando a iniziative di sciopero. I lavoratori hanno il diritto di essere ascoltati”.
"La visita di Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, allo stabilimento Sevel della Val di Sangro è un fatto importate. Rimangono però le incertezze sul futuro dello stabilimento e dell'indotto e il rischio occupazionale per i lavoratori precari, a causa anche del prossimo avvio della produzione nello stabilimento di Gliwice in Polonia". Lo dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per Fiom-Cgil e Alfredo Fegatelli, segretario generale Fiom-Cgil Chieti e Rsa Sevel "È urgente affrontare la questione degli oltre 700 somministrati, attraverso stabilizzazioni e anche l'utilizzo del contratto di espansione per accompagnare alla pensione le lavoratrici e i lavoratori che hanno i requisiti. Per tutelare la crescita e lo sviluppo occupazionale occorrono nuovi investimenti e garanzie sulla tenuta della capacità produttiva dello stabilimento Sevel e di conseguenza dell'intero indotto. L’incontro tenutosi oggi tra l’ad Tavares e i delegati dello stabilimento non ha chiarito quale futuro si prospetta per Sevel, ragione per cui nei prossimi giorni discuteremo con le altre organizzazioni sindacali per confermare e programmare le iniziative di mobilitazione. Il governo non può sottrarsi al confronto e a partire dalla crisi dei semiconduttori, occorre far ripartire in fretta i tavoli sull'automotive, su Stellantis e su tutta la filiera della componentistica. Serve un provvedimento straordinario che si ponga gli obiettivi di investire sull'innovazione, di garantire l'occupazione e di impedire le delocalizzazioni, altrimenti si aprirà una stagione di conflitto sociale".