Cento ragazzi di tre istituti superiori abruzzesi hanno visitato questa mattina l’officina ferroviaria della Tua di Torre della Madonna a Lanciano, cuore dell’ingegneria manutentiva e della sicurezza dei treni della società di trasporti regionale. I ragazzi sono quelli del liceo scientifico “Alessandro Volta” di Francavilla al Mare e dei licei classico e scientifico “Alessandro Volta” di Ortona. La visita rientra nell’ambito di un progetto formativo denominato “Sicurezza 360: verso una cultura condivisa” che mira a far conoscere le specificità del decreto legislativo 81/2008.
All’evento formativo hanno partecipato anche l’Inail, l’ispettorato del lavoro, i Maestri del Lavoro, con il coordinamento della società esperta in sicurezza dPlan srl di Rocca San Giovanni.
Ad accogliere i ragazzi ed illustrare l’affascinante e complesso mondo ferroviario sono stati i rappresentanti del processo manutentivo aziendale Giovanni Gaspani ed Andrea Verna, oltre al direttore della divisione ferroviaria Enrico Dolfi e al membro del consiglio di amministrazione Pasquale Di Nardo.
I ragazzi hanno avuto la possibilità di entrare in diretto contatto con un mondo estremamente complesso come quello ferroviario; tante sono state le domande tecniche rivolte ai referenti della TUA dagli studenti, molte delle quali si sono concentrate sulle peculiarità della manutenzione a tempo e a percorrenza dei treni e sul sistema frenante dei convogli.
“Apriamo sempre con entusiasmo le porte della nostra società ai giovani – ha sottolineato Gabriele De Angelis, presidente della TUA – perché il nostro patrimonio in termini di competenze e know-how è molto di nicchia e la sicurezza, nel nostro settore, è il principale motore dell’efficienza e dell'affidabilità dei servizi ferroviari, che necessita costantemente di una cura e un’attenzione particolare. Per noi – ha continuato il presidente della TUA – eventi come questi non sono solo momenti conoscitivi e di curiosità per i ragazzi, ma rappresentano un investimento in termini di cultura della sicurezza per questi giovani”.