Giovedì 28 Novembre 2024

Cronaca

Francavilla al Mare, rimpatriato pakistano ritenuto pericoloso, inneggiava al Califfato islamico e al Jihad

18/08/2021 - Redazione AbruzzoinVideo
Francavilla al Mare, rimpatriato pakistano ritenuto pericoloso, inneggiava al Califfato islamico e al Jihad

L'uomo, che viveva da tre anni a Francavilla al Mare e lavorava in autolavaggio, è stato scoperto grazie ad un'importante azione investigativa dei Carabinieri del Ros coordinata dall'Antimafia.

All'alba di stamane i Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Chieti, coadiuvati dall’Ufficio Immigrazione della locale Questura, hanno dato esecuzione al decreto di espulsione amministrativa per motivi di ordine e sicurezza pubblica, emesso dal Prefetto teatino, nei confronti di un 31enne pakistano, FAIZ Arslan, residente da circa 3 anni a Francavilla al Mare e impiegato in una attività di lavaggio auto, in quanto ritenuto socialmente pericoloso ai sensi della normativa di prevenzione.

Gli elementi posti a base del provvedimento prefettizio di espulsione sono stati raccolti nel corso di una complessa indagine condotta dal ROS e dal Comando Provinciale Carabinieri di Chieti, sotto la direzione dalla Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo de L’Aquila.

Le investigazioni, dirette dal Procuratore della Repubblica Dott. Michele Renzo e del Sost. Proc. Dott.ssa Simonetta Ciccarelli, a carico dell’interessato, hanno consentito di raccogliere una serie di elementi indicativi di un rapido processo di “radicalizzazione”. In proposito, l’approfondito monitoraggio delle attività eseguite sul web e tramite profili social dal pachistano, oltre ad evidenziare la pubblicazione di foto e commenti inneggianti alla formazione di un Califfato islamico e al Jihad, sentimenti di odio e disprezzo per le istituzioni democratiche, nonché un completo disinteresse verso l’integrazione nella comunità italiana, hanno consentito di cristallizzare una serie di condotte orientate alla propaganda e al sostegno in favore di alcune organizzazioni di segnalata natura estremista o comunque ad esse vicine o riconducibili.

I conclamati elementi di pericolosità sociale raccolti dall’Arma, hanno consentito alla Questura di revocare il titolo di soggiorno di cui era titolare il pachistano e di formulare un concreto giudizio di pericolosità sociale del posto a base del provvedimento di espulsione del Prefetto di Chieti. L’interessato, considerato elemento pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica, verrà allontanato dall’Italia poiché l’ulteriore permanenza sul territorio nazionale potrebbe agevolare organizzazioni o attività terroristiche, anche internazionali. Attualmente FAIZ Arslan è stato condotto presso un Centro per Rimpatri, con ordine di trattenimento del Questore, in attesa delle procedure tese all’allontanamento dal territorio nazionale.

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