"Stiamo combattendo una guerra a mani nude ma il rischio per medici, infermieri e pazienti è notevole, come possiamo verificare per i contagi che si sono verificati al Renzetti. Dopo numerosi appelli e informali richieste, anche attraverso canali istituzionalmente corretti, mi trovo costretto a rendere pubblica questa richiesta nella speranza che qualcosa possa muoversi. " Cosi il Capogruppo della lista civica Lanciano in Comune, Lorenzo Galati, che con una nota si rivolge al direttore generale della Asl, Thomas Schael e all'assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì. "Raccolgo l'appello dei colleghi sul territorio e degli operatori del Renzetti e, come medico e amministratore del comune di Lanciano, ritengo indifferibile l'invio all' Ospedale dei Dispositivi di Protezione Personale, a maggior ragione per confermare la missione "No Covid" del P.O. che quindi deve garantire massima sicurezza ai pazienti che utilizzano la struttura per altre patologie.- dice Galati - Necessario dotare anche i Medici di Medicina Generale di questi strumenti di prevenzione, visto che rappresentano il fronte sanitario sul territorio. - continua - Una buona e tardiva notizia: dopo numerose richieste anche di esponenti dell'amministrazione comunale di Lanciano, finalmente la Asl ha sbloccato il lavoro in remoto per impiegati e funzionari, ora è necessario mettere in sicurezza il personale che sta combattendo questa guerra ed in questo senso c'è bisogno di una voce più presente e forte anche del Presidente della Regione Marsilio. - dice Galati che a conclusione della nota ringrazia di cuore per tutte le iniziative di volontariato che "Stanno riempiendo di affetto e vicinanza il nostro PO".