“Nelle ultime ore siamo stati informati, dal Dipartimento di Prevenzione della Asl, che presso il centro "Santa Maria" di Atessa ci sono altri 9 casi di positività al Covid 19. È un fatto - sottolinea il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli - che desta ulteriori preoccupazioni e indica chiaramente che nella struttura si è sviluppato un focolaio infettivo. Sono, infatti, ad oggi, 20 i casi positivi, la metà delle persone, tra ospiti e operatori, che gravitano sul centro: un dato allarmante. Questo numero include le due persone decedute nelle scorse settimane. Stiamo aspettando l’esito del test su un terzo ospite venuto a mancare il 10 aprile. Di alcuni dei tamponi fatti non si conoscono ancora i risultati. Le nostre preoccupazioni, purtroppo, si sono rivelate fondate”. “Nell’impossibilità giuridica di assumere provvedimenti diretti, sin dalle scorse settimane – prosegue - ci siamo rivolti -a seguito delle comunicazioni ufficiali che arrivavano dalla Asl- alle diverse articolazioni dell’azienda sanitaria locale, alla Regione Abruzzo, ai Nas dei Carabinieri e alla prefettura per segnalare il progressivo deteriorarsi della situazione e sollecitare interventi adeguati alla gravità dei casi. Di recente abbiamo fatto riferimento anche all'ordinanza n. 32 del 10 aprile 2020 del presidente della Regione Abruzzo (in particolare ai punti 7 e 8 ) che prescrivono, in questi casi, di adottare precise misure da parte del sistema sanitario regionale”. “Rinnoviamo con forza - conclude il sindaco - la richiesta di applicare, con immediatezza e urgenza, e nel modo più rigoroso, le indicazioni previste nella suddetta ordinanza al fine di mettere in sicurezza ospiti e personale della struttura, e contenere la diffusione del contagio”.