L’Assessore Nicola Campitelli, i consiglieri della Lega Manuele Marcovecchio, Sabrina Bocchino e Fabrizio Montepara, intervengono, con una nota congiunta, sulla riorganizzazione della offerta Ospedaliera della ASL provinciale in relazione all’emergenza Covid-19. In particolare gli esponenti abruzzesi del partito di Salvini intendono fare chiarezza sul ruolo degli ospedali di Ortona e di Guardiagrele, cosi come previsto dalla Delibera 260 del 12/03/2020 del Direttore Generale della ASL2Abruzzo.
“L’attuale riorganizzazione dei posti letto ospedalieri, di quelli residenziali e degli “Ospedali di Comunità” sta avvenendo in funzione di una emergenza dalle dimensioni epocali ed è assolutamente distinta ed indipendente dalla riorganizzazione della rete ospedaliera che, già affrontata con tutte le figure istituzionali del territorio, è ancora in fase di confronto e definizione con gli organi statali. – Scrivono gli esponenti della Lega - Pertanto, a tutt’oggi, nel dare pubblicamente il pieno sostegno alla parte tecnica che sta mettendo in campo e, con assoluta urgenza, tutte le risorse per rispondere con efficacia ad una pandemia che sta investendo, purtroppo, anche la nostra Regione, stigmatizziamo ogni intervento politico e non che vorrebbe far coincidere in qualche misura questa emergenza con una riorganizzazione di medio lungo termine delle nostre infrastrutture e servizi sanitari. - continua la nota - Nello specifico è bene ribadire – dice la Lega - che l’'ospedale di Guardiagrele continuerà ad assicurare assistenza al territorio e sarà di supporto anche ai cittadini delle altre zone circostanti. Per quanto riguarda, invece, l’Ospedale di Ortona, comprendiamo i timori di coloro che si trovano a vivere un momento di fragilità per le proprie condizioni di salute, ma abbiamo il dovere di non alimentare allarmismi ingiustificati, in una popolazione già provata dal clima generale in cui tutti noi stiamo vivendo. La riconversione di aree specifiche del presidio di Ortona in una struttura protetta da dedicare ai pazienti Covid-19, è legata a molteplici fattori tecnici. Appare opportuno ricordare, infatti, che l’ospedale di Chieti ha attivato 317 posti letto dedicati all’emergenza, continuando contemporaneamente a far fronte all'attività chirurgica non prorogabile. Ribadiamo infine la presenza di pazienti Covid- 19 ricoverati nel presidio ospedaliero di Ortona, non modificherà affatto per gli altri pazienti ed utenti la fruizione di tutti gli altri servizi sanitari previsti - concludono Campitelli, Bocchino, Marcovecchio e Montepara - con la garanzia da parte dei responsabili della struttura ospedaliera che tutte le altre prestazioni vengono eseguite in totale sicurezza. Le prestazioni non a carattere di urgenza, così come previsto dalle prescrizioni ministeriali, sono le uniche che potrebbero subire slittamenti”.