Mercoledì 30 Aprile 2025

Cronaca

Discarica Bussi: il Consiglio di Stato condanna Edison a bonifica dei due siti più inquinati

06/04/2020 - Redazione AbruzzoinVideo
Discarica Bussi: il Consiglio di Stato condanna Edison a bonifica dei due siti più inquinati

L'avvocato dello Stato Gerardis: deve occuparsi del ripristino ambientale chi si è arricchito negli anni risparmiando sui costi ambientali

Il Consiglio di Stato ha definitivamente sancito che la multinazionale dell'energia Edison, in quanto responsabile dell'inquinamento ambientale, deve provvedere alla bonifica dei due siti più inquinati della cosiddetta discarica dei veleni di Bussi sul Tirino (Pescara). Si chiarisce così il contenzioso più importante che ha visto la Edison contro Provincia di Pescara, Comune di Bussi, il Ministero dell'Ambiente e la Regione Abruzzo, entrambi difesi dall'avvocatura di Stato, in particolare dalla dottoressa Cristina Gerardis, ex direttore generale dell'ente regionale abruzzese. La sentenza è stata pubblicata oggi e prevede un intervento milionario, in particolare nelle aree 2A e 2B: dalla partita rimane fuori la discarica Tremonti che si trova sotto i viadotti autostradali. Ora i circa 50 milioni relativi al bando pubblico per la bonifica dei siti 2A e 2B e della stessa Tremonti assegnato dall'allora commissario per emergenza, Adriano Goio, fermo da anni, possono essere utilizzati per altre aree inquinate. "Spero che dopo questa sentenza, che ha definito con mirabile chiarezza ogni questione, non si debba più sentire, in alcuna sede giudiziaria, come "scusa" per non intervenire sulle aree contaminate di Bussi, che all'epoca dei fatti era lecito seppellire rifiuti pericolosi sotto terra o buttarli a tonnellate nei fiumi; o che la Montedison (oggi Edison) non è responsabile per avere negli anni ceduto ad altri l'azienda, con complesse operazioni societarie". Lo dichiara all'ANSA l'avvocato dello Stato Cristina Gerardis, già dg della Regione Abruzzo e legale di parte civile nel processo in Corte d'Assise d'Appello a Chieti sulla mega discarica. "Il Consiglio di Stato ha detto chiaramente che il danno all'ambiente è ab origine ingiusto, che è la nostra Costituzione a dirlo, ben prima del decreto Ronchi del 1997. E che non basta liberarsi di un ramo di azienda per sottrarsi agli obblighi di bonifica e alle responsabilità per le contaminazioni causate nell'esercizio dell'industria - insiste la Gerardis - Ha dato inoltre un contenuto sostanziale al principio "chi inquina paga": deve occuparsi del ripristino ambientale chi si è arricchito negli anni risparmiando sui costi ambientali! Sono soddisfatta per l'esito processuale, che dà ragione alle tesi che da anni sosteniamo per ottenere una pronuncia di responsabilità in questa gravissima vicenda di danno ambientale, in sede penale, civile e amministrativa. Mi auguro che sia l'inizio di una nuova stagione per l'Abruzzo e per il territorio della Val Pescara".

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