Pescara, 13 gen. Con l'accusa di spaccio continuato di sostanze stupefacenti in particolare eroina, cocaina e medicinali ad azione "psicoattiva" come metadone e suboxone. Un artigiano di Civitaquana (Pescara), Domenico Fasciani, trentotto anni, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Penne in esecuzione di una misura cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Pescara. I compratori, secondo le indagini degli inqurenti, erano prevalentemente i giovani dell'area vestina. Tre le perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di altrettanti indagati per lo stesso reato. Per i Carabinieri, coordinati dal Capitano Massimiliano di Pietro, Fasciani spacciava in collaborazione con altre persone, tra le quali il fratello, concordando incontri con i clienti di Pescara, Chieti, Cepagatti e Spoltore, durante la sua attività lavorativa di raccolta di materiali ferrosi. Le sostanze da vendere ai tossicodipendenti venivano sarebbero state chiamate proprio con la terminologia legata al ferro, in alternativa a caffè o birra. Gli episodi di spaccio, documentati, sono stati circa 70, prevalentemente lungo l'itinerario lavorativo seguito da Fasciani che, in collaborazione con gli altri tre indagati, avrebbe avanzato richieste estorsive ad una giovane coppia di tossicodipendenti di Chieti per ottenere il saldo del credito accumulato in sei mesi per la cessione di stupefacenti. Per questo l'uomo è anche accusato di estorsione. Nel corso delle indagini, un carpentiere è stato denunciato per favoreggiamento personale perché avrebbe fornito false e reticenti informazioni ai carabinieri che lo hanno bloccato dopo una passaggio di stupefacente. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati cinque grammi di cocaina, cinque di eroina, cento pasticche di subotex, due bilancini di precisione elettronici e strumenti per lo scasso.