Nella terra del dramma di San Giuliano di Puglia, quando nel 2002 morirono in 29 tra bimbi e maestra nel crollo di una scuola, si registra una nuova scossa di terremoto, breve ma intensa. Epicentro a Montagano, alle ore 23:52 di ieri, a pochi chilometri da Campobasso, 4.6 di magnitudo con ipocentro a una profondità di 23 chilometri. Attimi di panico per i molisani. Tanta gente che è scappata in strada e stanotte ha dormito nelle auto, portando con se le valige con il necessario. La scossa, che sembra non aver prodotto danni a parte qualche calcinaccio caduto, è stata avvertita nettamente nelle zone limitrofe, in provincia di Isernia e nell’Alto Casertano, a Napoli, ma anche nel Beneventano e in tutto l’Abruzzo, così come nel Basso Lazio e nella vicina Puglia. Oggi scuole chiuse per precauzione in molti centri del Molise per eseguire le necessarie verifiche.
“Da un primo giro di ricognizione, la situazione sembra per fortuna buona: non si segnalano danni particolari. Così il sindaco di Montagano, Giuseppe Tullo Le verifiche dovranno essere fatte in modo più approfondito, ovviamente.” Molti sono scesi in strada: c’è stata tanta paura, grazie ai volontari abbiamo subito aperto la nostra struttura polivalente per chi volesse dormire fuori casa». Così il sindaco di Montàgano, Giuseppe Tullo. «La scossa è stata avvertita molto forte. Le scuole della zona, Petrella, Matrice, e la nostra materna saranno chiuse», ha detto il primo cittadino.