Non sono stati rilevati problemi di salute, né casi di Covid-19; negativo il tampone eseguito sulle uniche due persone in stato febbrile. Due donne incinte sono state trasportate per controlli presso la Clinica Ostetrica e Ginecologica dell'ospedale di Chieti e dimesse poiché trovate in buone condizioni e con una gravidanza nella norma. Due bambini di poco più di un anno sono stati ricoverati, insieme alle mamme, in Clinica Pediatrica, sempre a Chieti, per accertamenti e terapia di reidratazione, mentre una ragazza che ha riferito di aver subito violenza sessuale è stata sottoposta a visita medica in ospedale e poi riaccompagnata al punto di accoglienza allestito presso il Palasport di Ortona.
La Asl ha partecipato alle operazioni con una task force del 118 di 10 unità tra medici e infermieri, un'ostetrica, un pediatra, un dermatologo e i mediatori linguistici messi a disposizione del Servizio Assistenza ai migranti della stessa Azienda.
“Si è trattato di un’operazione più complessa rispetto alle precedenti - precisa Adamo Mancinelli, responsabile del 118 - per via del numero più alto in assoluto di persone sbarcate, ma per fortuna non ci siamo trovati a fronteggiare problematiche di salute importanti. Abbiamo sviluppato una organizzazione che ci permette di operare agevolmente, facendo la nostra parte con la dovuta attenzione e senza creare stress aggiuntivo a uomini, donne e bambini già provati da una lunga navigazione”.