“La ragazzina soccorsa in piazza Plebiscito per le conseguenze provocate dall’eccesso di alcool, ha riproposto per l’ennesima volta il tema della sicurezza a Lanciano, che l’amministrazione di sinistra-centro a guida PD del nostro sindaco Pupillo si ostina a ignorare”. Lo afferma Tonia Paolucci, capogruppo di Libertà in Azione al consiglio comunale, che torna a stigmatizzare la mancanza totale di controlli in città.
“Un tema – attacca – che abbiamo cercato di portare più volte all’attenzione del primo cittadino e della sua maggioranza, scontrandoci puntualmente contro un muro di gomma. La verità è che a Lanciano non esiste alcun tipo di controllo sugli esercizi pubblici, compresi i supermercati, che vendono illegalmente alcool ai minorenni, né tantomeno sugli stessi ragazzini che girano tranquillamente in centro fin dalle ore pomeridiane esibendo le bottiglie come fossero un trofeo”.
Per la rappresentante della minoranza, da anni in prima fila nel chiedere maggiore sicurezza in città, la situazione sta sfuggendo di mano, aggravata anche dai tanti mesi di clausura forzata in casa a causa della pandemia.
“Il sindaco e i suoi sostenitori – continua – ci accusano di voler militarizzare la città o di voler penalizzare gli esercenti. Una versione di comodo per mascherare la loro totale assenza su queste tematiche, indigeste a buona parte della loro coalizione. Noi non chiediamo di vessare i locali e i supermercati, pretendiamo però che le regole dettate dalla legge vengano rispettate, per il bene dei nostri figli e per tutti quei commercianti (e sono la maggioranza) che da sempre agiscono nella piena legalità, ma che si trovano di fatto penalizzati da loro colleghi scorretti, che non si fanno scrupoli nel vendere alcool a ragazzini senza pensare alle conseguenze, che possono essere purtroppo anche drammatiche”.
Secondo Libertà in Azione, l’attuale governo cittadino non può sottrarsi alle proprie responsabilità, perché la carenza di normali, legittimi e doverosi controlli è tutta da imputare all’attuale amministrazione comunale, che ha penalizzato oltremodo il Corpo della polizia municipale, si è rifiutata di approvare il nuovo regolamento per la sicurezza e ha bocciato qualunque ipotesi di potenziamento della videosorveglianza, soprattutto nelle zone della cosiddetta “movida”. “Forse con questo atteggiamento – conclude la Paolucci – pensano di raccogliere qualche consenso in più alle prossime elezioni comunali tra chi sfrutta questa zona franca per fare incassi, ma la maggioranza dei cittadini è stanca di dover leggere di risse, vandalismo, degrado urbano e adesso anche di minorenni finiti in ospedale per l’insipienza di una maggioranza ostaggio solo della propria anacronistica ideologia”.