Su segnalazione di un cittadino la polizia locale, guidata dal comandante Nicolino Casale, ha rinvenuto una discarica di rifiuti abbandonati sul lungofiume Saline, all’altezza di via Libia. Materassi buttati, pezzi di armadio, mobili da cucina smantellati, borse, vestiti e buste di plastica questi sono soltanto alcuni degli oggetti recuperati nei giorni scorsi dagli agenti della municipale, che sono riusciti a individuare i colpevoli attraverso delle bollette con la fornitura di energia elettrica, trovate tra le carte gettate, dal mittente di una cartolina con i saluti da Madrid e dai dati sulla targhetta di identificazione di una valigia abbandonata.
“Attraverso la collaborazione di un residente siamo riusciti a identificare gli autori dei rifiuti abbandonati sul lungofiume – afferma il sindaco Ottavio De Martinis - . La scena che si è presentata agli occhi della polizia locale è stata raccapricciante. Nella discarica abusiva, in una zona nascosta tra i cespugli c’era di tutto, rifiuti di ogni tipo. Azioni da condannare e usanze indecenti quelle di abbandonare i rifiuti che ledono tutta la città e che puniremo pesantemente. Dopo gli autori dei rifiuti ingombranti gettati fuori dai cassonetti e scoperti la scorsa settimana attraverso le fototrappole, monitoreremo ancora di più il territorio per evitare questi scempi affinché non si ripetano più gesti incivili del genere”.
“In città sono presenti isole ecologiche, il centro di raccolta e del riuso ed è disponibile anche un servizio a chiamate di Formula Ambiente per smaltire i rifiuti ingombranti – spiega l’assessore all’Igiene urbana Paolo Cilli - , ma alcune persone sembrano non volerlo capire e a questo punto intensificheremo i controlli con l’acquisto delle fototrappole, che installeremo in aree strategiche per scoprire gli incivili. Oggi ne abbiamo parlato anche in commissione Garanzia e la minoranza ha suggerito l’attuazione di misure per scongiurare gli abbandoni. Da parte di tutta l’amministrazione comunale c’è l’impegno totale affinché si rispettino le regole e soprattutto affinché si rispetti l’ambiente e la collettività”.