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Cronaca

Giunta al porto di Ortona la nave con a bordo 40 migranti

25/02/2023 - Redazione AbruzzoinVideo

Ha attraccato alla banchina commerciale del porto di Ortona dopo la mezzanotte la nave della ONG basca Aita Mari con a bordo 40 migranti.

La nave ha compiuto un viaggio di oltre 3 giorni dopo il recupero dei profughi al largo di Lampedusa. Tra i passeggeri 18 minori e 2 neonati. Le prime a scendere sono state due mamme con i piccoli di 7 mesi e due anni. A bordo il personale dell'Usmaf per lo screening sanitario con tampone e visita di controllo.
 
I migranti sono stati identificati e dopo un pasto caldo sono saliti a bordo dei mezzi provenienti dai vari Centri di accoglienza straordinaria abruzzesi dove sono stati assegnati.

Tutti gli stranieri soccorsi provengono dalla Guinea Conakry, eccetto un cittadino del Mali e uno della Sierra Leone e, tra questi, vi sono 18 minori non accompagnati, 7 uomini adulti, 2 nuclei familiari composti da 2 donne con due bambini e 3 uomini, ed 8 donne singole.

All’atto dell’attracco della AITA MARI sulla banchina di Riva, prima dello sbarco, i migranti soccorsi sono stati sottoposti ad un primo check e screening sanitario, da parte del personale medico USMAF salito a bordo, all’esito del quale sono stati fatti sbarcare, dando priorità ad infermi e minori, ed accolti in un punto ristoro dal personale della Croce Rossa Italiana, che ha provveduto a consegnare beni di prima necessità e generi di conforto.

I migranti sono stati, dunque, sottoposti ad ulteriori, approfonditi, controlli medici nel Punto Medico Avanzato, allestito dalla Croce Rossa Italiana, ove sono state precauzionalmente posizionate 4 ambulanze del 118 e 1 pulmino della Croce Rossa Italiana, da parte di sanitari della ASL02, oltre a psicologi, assistenti sociali e mediatori culturali, per poi essere trasferiti nell’area prospicente, anch’essa riscaldata, dedicata alle procedure di identificazione e foto-segnalamento da parte dei competenti uffici della Questura, immigrazione e polizia scientifica.

Completate le procedure di identificazione, i migranti hanno atteso il trasferimento presso le strutture di accoglienza, CAS o centri di accoglienza del circuito SAI, nell’area all’uopo allestita, con sedute e brandine, e dotata di una cortina a garanzia della privacy degli stessi.

Tutte le procedure, coordinate in loco dal Vice Prefetto Braga, dirigente dell’Area Immigrazione della Prefettura di Chieti, supportato dalle due funzionarie Dott.ssa Bellinello e Dott.ssa Massari, sono terminate intorno alle 8 di questa mattina, quando i migranti sono stati fatti salire sui pullman messi a disposizione dai gestori dei Centri di accoglienza ove saranno ospitati, e ripartiti tra le 4 province abruzzesi. Nel dettaglio a l’Aquila sono stati trasferiti 7 uomini, a Teramo verranno ospitate 7 donne, mentre Pescara accoglierà i nuclei familiari composti da 2 uomini, una donna e una ragazza minorenne.

Le due mamme con i bambini piccoli, assegnate alla Provincia di Pescara, sono state trasferite, a scopo precauzionale, in ospedale.

I minori non accompagnati saranno, invece, accolti presso le strutture SAI dedicate, 7 in provincia di Chieti e 4 in provincia di Pescara.

Il Prefetto ringrazia tutti i soggetti coinvolti, a partire dalla Capitaneria di Porto e l’Autorità di sistema Portuale del Mare Adriatico centrale, i sanitari ASL- 118, l’Agenzia Regionale di Protezione Civile, il Sindaco ed il Comune di Ortona, i volontari di protezione civile e della Croce Rossa Italiana, il personale USMAF, la Questura, il ROAN della Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, l'UNHCR, le forze di polizia che hanno garantito la cornice di sicurezza, i quali hanno operato in perfetta sinergia, massima collaborazione e professionalità, con la velocità necessaria ed efficienza delle operazioni, garantendo anche la massima prossimità ai migranti, soccorsi dopo giorni di viaggio e, segnatamente, particolare attenzione ai minori.

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