Un uomo siciliano di 43 anni, pluripregiudicato, è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri per violenza sessuale su una minorenne, figlia della sua compagna. La madre della ragazza è stata anch'essa indagata, ma è al momento a piede libero. L'arresto è avvenuto dopo che il padre naturale della 12enne ha denunciato le attenzioni indebite dell'uomo verso sua figlia, che soffre di disturbi psichici. L'uomo, durante l'interrogatorio di garanzia, ha negato ogni accusa e ha vantato il suo passato criminale, affermando di non essere coinvolto in un reato del genere.
La vicenda è emersa quando la giovane ha condiviso con un'amica alcune informazioni, che sono giunte al padre naturale. Quest'ultimo ha quindi parlato con la figlia e, in seguito, con l'ex moglie, che ha negato tutto. Tuttavia, la scoperta di video compromettenti su Facebook ha portato alla denuncia e all'avvio di un'inchiesta rapida. Le indagini sono culminate nell'arresto quando i carabinieri, dopo aver installato telecamere nella casa, hanno assistito in diretta alla violenza commessa dall'uomo. L'arrestato ha giustificato il suo comportamento dicendo che si trattava di una "canzoncina" che cantava con la bambina. Il giudice, nel confermare la detenzione in carcere, ha sottolineato la mancanza di credibilità nelle dichiarazioni dell'arrestato e ha evidenziato le sue numerose condanne passate, definendo le sue azioni "abiette e di rara gravità". La vicenda ha scosso l'opinione pubblica locale e sollevato domande sulla responsabilità della madre della vittima, la quale risulta indagata. La sua decisione di permettere all'uomo di rimanere nella stessa casa della figlia è stata criticata dal giudice come "contraddittoria con la logica più elementare".