Sono stati lavori complessi quelli necessari alla riparazione della grave rottura della condotta principale che si è verificata ieri mattina in località Macchie di Fara San Martino e che ha lasciato a secco 40 Comuni (all'elenco di ieri mancava Ari, che pure ha subito l'enorme disagio della mancanza d'acqua). Si è operato senza sosta per tutta la notte e le ultime notizie sono confortanti. Saranno rispettati i tempi previsti, per fortuna non si sono verificati ulteriori intoppi e l'auspicio è che si proceda senza alcun imprevisto. “I lavori sono iniziati ieri alle 11 ed è stato numeroso il personale coinvolto, 4 operai della Sasi, più una squadra esterna che si è occupata di una seconda perdita che c'era sulla stessa condotta. Dieci persone hanno lavorato tutta la notte senza interruzioni - spiega Fabrizio Talone responsabile delle reti adduzione e distribuzione della Sasi – e per la riapertura di tutti i serbatoi sono impiegate altre 10 persone.
Stiamo già cominciando ad aprire e man mano che la portata d'acqua si stabilizza vengono riaperti tutti. L'operazione dovrebbe concludersi verso le 11.00, come previsto. Va ricordato che dalla riapertura all'acqua che sgorga dal rubinetto passa un tempo che definiamo tecnico e può variare a seconda della distanza dell'utente dalla zona dei serbatoi”. Alla luce di queste precisazioni si può dire che i cittadini che hanno patito l'inevitabile sospensione della fornitura idrica, potranno tirare un sospiro di sollievo verso le 12-12.30. La rottura di ieri mattina è stata causata dall'assestamento del terreno che ha determinato “una tensione alla condotta provocando il distacco tra il punto di congiunzione di due tubi, del diametro di 1 metro. Il distacco ha interessato quasi un quarto della conferenza della condotta, la più importante della sorgente del Verde”, ha ribadito Talone.