Undici militari italiani appartenenti al Nono Reggimento Alpini L'Aquila, del contingente Kfor, sono rimasti feriti oggi pomeriggio durante le operazioni di contenimento di violente manifestazioni nel Nord del Kosovo. Secondo il comunicato dello Stato Maggiore della Difesa, tre di loro sono in condizioni più gravi, ma non sono in pericolo di vita. I militari hanno riportato ferite da trauma e ustioni a causa dell'esplosione di dispositivi incendiari durante gli scontri con i dimostranti serbi a Zvecan.
Immediatamente soccorsi dalle unità mediche di Kfor, sono attualmente sotto osservazione del personale sanitario che ne sta valutando le condizioni. Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, sta monitorando l'evoluzione della situazione tramite il Comando Operativo di Vertice Interforze e ha espresso solidarietà ai militari feriti e alle loro famiglie. Non solo i militari italiani sono stati colpiti, ma complessivamente 41 militari del contingente Kfor hanno riportato ferite durante gli scontri.
Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha inviato un messaggio di pronta guarigione ai militari feriti, in particolare ai tre alpini del 9° Reggimento L'Aquila, che sono impegnati nelle operazioni di pace oltre il mare Adriatico. Marsilio ha avuto contatti con il loro comandante, il colonnello Mario Bozzi, che ha rassicurato sulle loro condizioni, descritte come lievi, e ha espresso la speranza che possano tornare presto a riabbracciare i loro familiari.