Le tartarughe, che erano state recuperate nei mesi scorsi in condizioni di difficoltà, sono state sottoposte a cure da parte degli specialisti del Centro di Recupero e Riabilitazione Tartarughe Marine "Luigi Cagnolaro" di Pescara.
La piccola Circe, di circa 6 anni, è stata recuperata in mare da un diportista a circa 2 miglia al largo di Termoli. L'animale non poteva immergersi né alimentarsi adeguatamente a causa di un grosso amo di palangaro che era infisso nel suo esofago. È stata sottoposta ad un intervento chirurgico per la rimozione dell'amo.
Medusa è stata trovata spiaggiata, lo scorso febbraio, in gravi condizioni, denutrita, disidratata e ferita. Probabilmente a causa dell'interazione con una rete da pesca, presentava una profonda lacerazione nella regione della spalla destra.
Anche Calimera è stata trovata in difficoltà sulla spiaggia, nel febbraio scorso, con la pinna sinistra impigliata in rifiuti di plastica. Purtroppo la sua pinna era in preda a necrosi ischemica ed è stata recisa, ma oggi Calimera gode di ottima salute, è cresciuta molto e grazie al lungo periodo di riabilitazione riesce comunque a nuotare.
Al rilascio delle tre tartarughe hanno contribuito il personale militare della Guardia Costiera di Ortona con la Motovedetta CP885.
L'evento è un motivo di gioia per gli appassionati di fauna marina e che ribadisce l’impegno della Guardia Costiera in tema ambientale, in virtù della dipendenza funzionale dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e della sua diretta collaborazione con il CNR/ISPRA per il monitoraggio e la salvaguardia dei cetacei nel Mediterraneo.