Le truffe attraverso applicazioni di messaggistica istantanea stanno diventando sempre più diffuse, con un nuovo metodo ingannevole che ha già fatto diverse vittime. I truffatori, fingendosi figli o nipoti, riescono a ottenere la fiducia delle persone inviando loro link fraudolenti. Una recente denuncia presso la Polizia di Stato della sezione investigativa del Commissariato di Polizia di Lanciano ha evidenziato l'ennesimo caso di questo tipo di raggiro.
Nel pomeriggio di ieri, una donna ha presentato denuncia dopo aver ricevuto un messaggio via WhatsApp che affermava: "mamma mi è caduto il cellulare in acqua ed ho cambiato numero scrivimi su watsapp wa.me/+ 39.........".
La signora, credendo di parlare con suo figlio, ha iniziato a chattare con l'interlocutore. Dopo circa un'ora, il presunto figlio ha chiesto alla donna di effettuare una ricarica in tabaccheria di circa mille euro, sostenendo di avere il conto bloccato a causa di un cambio di numero. Ignara, la vittima ha effettuato la ricarica fornendo al truffatore il numero di carta, il codice utente e il codice fiscale. Solo successivamente, contattata dal vero figlio, la donna si è resa conto di essere stata vittima di una truffa. Questo caso non è un evento isolato, poiché si registrano diversi episodi simili con truffatori che si spacciano per parenti in difficoltà finanziarie.
La Polizia di Lanciano avverte la cittadinanza di prestare attenzione a simili richieste insolite di denaro inviate tramite messaggi. Raccomanda di verificare l'identità dell'interlocutore in altri modi, ad esempio chiamando un numero già noto per confermare la situazione. In caso di dubbi, è consigliabile contattare le forze dell'ordine tramite i numeri di emergenza per ricevere assistenza e evitare cadute in inganni di questo genere.