Nella giornata di ieri,gli agenti del settore anticrimine del commissariato di Polizia di Vasto, hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di un uomo di 70 anni, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia gravati dall’aver agito in presenza del figlio minore e dal fatto di aver usato un’arma. Secondo le indagini condotte dalla Polizia, l’uomo da anni avrebbe posto in essere nei confronti della moglie continue condotte vessatorie di violenza, minaccia di morte ed ingiurie, iniziate fin da quando la donna era in attesa di loro figlio, nel 2013, ed erano proseguite per tutta la loro convivenza.
La donna, molto più giovane dell’uomo e di nazionalità straniera, senza lavoro ne altra dimora a Vasto si è vista per questo costretta a tacere le violenze subite. Finchè lo scorso agosto,esasperata, insieme al figlio aveva deciso di lasciare l'abitazione dove viveva con il marito, separandosi di fatto dall'uomo. Dopo qualche giorno, a seguito delle pressanti richieste del 70enne, aveva portato il figlio dal padre per consentirne la frequentazione, ma quando si è presentata a casa dell’uomo era stata nuovamente e pesantemente minacciata di morte dal marito, sempre alla presenza del ragazzino. Fuggita dall'abitazione aveva deciso di denunciare subito l’accaduto al commissariato di Polizia di Vasto. Gli agenti immediatamente avevano provveduto ad una perquisizione domiciliare e al ritiro cautelare di tutte le armi detenute regolarmente dall’uomo.
I fatti denunciati dalla donna hanno trovato riscontro nell’attività investigativa avviata successivamente dalla Polizia, tanto che l’uomo è stato denunciato per maltrattamenti aggravati e negligenza nella custodia delle armi ed è stata richiesta all’Autorità Giudiziaria, nei suoi confronti, l’emissione di un idoneo provvedimento cautelare. I gravi indizi di colpevolezza, in breve reperiti dall’investigatori e forniti all’autorità giudiziaria, hanno permesso l’emissione del provvedimento cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, con l’obbligo per l’indagato di mantenere una distanza di almeno 500 metri dalla donna ed ai predetti luoghi e con divieto di comunicare anche indirettamente con lei con qualsiasi mezzo.La misura cautelare è stata subito eseguita dalla polizia a tutela delle vittime..