Ancora una giornata segnata dalla violenza nel carcere di San Donato, con due agenti di polizia penitenziaria che sono stati feriti e hanno richiesto cure mediche. Il segretario regionale per l'Abruzzo del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), Giuseppe Ninu, ha denunciato l'episodio attraverso un comunicato stampa.
Secondo quanto riportato, un Sovrintendente capo e un agente scelto sono stati aggrediti da due detenuti di Roma, entrambi trentenni, che in precedenza avevano già minacciato e insultato i colleghi durante i turni di servizio. I detenuti pretendevano che un altro prigioniero fosse immediatamente portato al Pronto Soccorso per una visita dentistica. È particolarmente preoccupante che uno dei due autori dell'aggressione fosse coinvolto nella rivolta avvenuta pochi giorni prima nel carcere di Teramo. Il Sappe ha sollevato gravi critiche nei confronti dell'amministrazione penitenziaria, sostenendo che non sia in grado di affrontare tali comportamenti.
Il sindacato ha definito "impensabile" assegnare un detenuto ribelle presso il carcere di Pescara e ha espresso solidarietà e vicinanza ai colleghi feriti. Le autorità carcerarie sono chiamate a rispondere a queste accuse e ad adottare misure adeguate per garantire la sicurezza degli agenti di polizia penitenziaria e dei detenuti stessi.