L’ultimo appuntamento vedrà protagonista la “Storia della Massoneria in Abruzzo” con gli autori del volume edito quest’anno dalla casa editrice Artemia: il professore Elso Simone Serpentini e l'avvocato Loris Di Giovanni ricostruiscono due secoli di Libera Muratoria in Abruzzo, dalla metà del XVIII secolo alla seconda metà del XX.
Si partirà dalla loggia militare di Capua del 1750, costituita in massima parte da abruzzesi, per proseguire con la cosiddetta “Rinascenza teramana”, un cenacolo di illuminati liberi pensatori (in realtà una vera e propria loggia massonica) che si riunirono attorno alla figura carismatica del teramano Melchiorre Delfico tra la fine del Settecento e i primi dell’Ottocento, per proseguire con le logge castrensi del periodo Napoleonico, la nascita delle logge abruzzesi nel periodo pre-unitario e in quello post-unitario.
Dopo aver ricostruito l’atteggiamento della massoneria abruzzese in alcuni momenti cruciali della grande storia dell’Istituzione massonica, si passerà ad accennare alle vicende seguite allo scisma ferano del 1908 e durante la prima guerra mondiale. Proponendo al pubblico immagini di assoluto interesse, Serpentini e Di Giovanni, che si sono aggiudicati per questo intenso lavoro di ricerca il primo premio nella sezione della saggistica edita del “Terzo Premio Luca Romano 2019”, illustreranno la dissoluzione e lo scioglimento delle logge susseguenti alla legge fascista del 1925 sulle associazioni segrete, per approdare alla ripresa dell’attività libero muratoria in Abruzzo nel secondo dopoguerra; concluderanno con le tre Grandi Maestranze nel Grande Oriente d’Italia (G.O.I.) dell’abruzzese Umberto Cipollone. Interessante sarà infine l’accenno storico ad alcuni carbonari di Giulianova e al loro rapporto con la Massoneria. In caso di maltempo l’incontro si svolgerà presso la Sala comunale “Buozzi”, provvista di impianto di climatizzazione.