Una necropoli dell'età del Ferro è stata scoperta nel cantiere del nuovo reparto di degenza per grossi animali del polo Agro-bio-veterinario dell'Università di Teramo, in località Piano d'Accio. Gli scavi continueranno, e i reperti saranno rimossi e musealizzati, permettendo all'Ateneo di completare i lavori. Si era ipotizzato di trovare reperti archeologici, ma si pensava all'epoca romana.
Le 13 tombe a circolo scoperte, delimitate da pietre e divise in due nuclei, risalgono al periodo tra il VI e il VII secolo avanti Cristo, quindi prima dell'arrivo dei Romani. Accanto alle sepolture, sono stati trovati resti di vasi ceramici, armi in ferro, fibule, fusaiole e un collare in ferro tipico delle tombe dei bambini. Lo studio dei reperti permetterà di scoprire nuove informazioni sul popolo dei Pretuzi e sugli antichi insediamenti intorno all'odierna Teramo, che già conta le necropoli della Cona e di Campovalano.
L'università, con la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di L'Aquila e Teramo, ha incaricato un team di esperti per lo scavo e il recupero dei reperti, tra cui gli archeologi Alessandro Mucciante e Iolanda Piersanti, la restauratrice Laura Petrucci e l'antropologa Samantha Fusari, con il supporto della ditta Progeco. Alla conferenza di presentazione dei ritrovamenti hanno partecipato il rettore dell'Ateneo teramano Dino Mastrocola, la soprintendente Cristina Collettini e il rettore dell'università D'Annunzio di Chieti-Pescara Liborio Stuppia, che collabora con i propri specialisti per l'identificazione del sesso e della parentela tra i defunti tramite l'analisi del DNA.
Ancora da decidere le modalità di esposizione dei reperti, che dovrebbe comunque avvenire in spazi dell'Università. L'Ateneo teramano ha già coinvolto studenti e personale di Museologia con il professore ordinario Paolo Coen.
Gli scavi saranno aperti al pubblico domenica 16 giugno, in occasione delle Giornate Europee dell'Archeologia, con visite guidate di quaranta minuti organizzate da università, soprintendenza e FAI.