Coralli, spugne, briozoi, ricci di mare e diverse specie ittiche. È interessante il popolamento biologico che colonizza le scogliere del Porto di Ortona osservato dal drone subacqueo Blucy in missione scientifica da lunedì scorso sulla Costa dei Trabocchi nell’ambito del progetto europeo SUSHI DROP (SUstainable fiSHeries wIth DROnes data Processing).
L’obiettivo? Monitorare lo stato di salute dei fondali marini e condividere i risultati con i principali portatori di interesse, così da poter attuare piani di gestione puntuali per la tutela e la conservazione della biodiversità del mar Adriatico.
Il progetto, coordinato dall’Università di Bologna, sotto la supervisione di Luca De Marchi, docente di Ingegneria dell'Energia Elettrica e dell'Informazione e coordinatore di SUSHI DROP, conta tra i partner, oltre al Flag Costa dei Trabocchi, realtà abruzzese che supporta l’azione di attori pubblici e privati del settore della pesca secondo un modello di gestione ispirato a criteri europei; la Regione Marche, l’Institute of Oceanography and Fisheries (IOF), l’Association For Nature, Environment And Sustainable Development (SUNCE) e la Contea di Split e Dalmazia (SDC), tutti con sede a Spalato, ed è finanziato dalla Commissione Europea con oltre 1,7 milioni di euro nell’ambito del Programma Interreg Italia-Croazia.