“Pulvirus è la prima iniziativa di respiro nazionale che viene messa in cantiere da una vera e propria «alleanza scientifica» tra Enea, Istituto Superiore di Sanità e tutto il Sistema nazionale di protezione ambientale tra cui l’Arta per offrire informazioni affidabili, basate su dati e competenze scientifiche, in materia di inquinamento atmosferico e COVID-19”. Ad affermarlo è il Direttore generale ARTA Abruzzo Francesco Chiavaroli che spiega come “Pulvirus è un progetto di ricerca che approfondirà alcuni temi che hanno guadagnato posizioni rilevanti nel dibattito nazionale con il progredire della pandemia e il conseguente susseguirsi delle misure di lockdown: parliamo innanzitutto del tanto discusso legame tra inquinamento atmosferico e diffusione dei contagi, poi delle interazioni chimico-fisiche e biologiche tra polveri sottili e virus e, non da ultimo, degli effetti delle misure di lockdown sulle emissioni di gas serra e sull’inquinamento atmosferico. Proprio su quest’ultimo argomento, soltanto pochi giorni fa, – continua il Direttore Chiavaroli - abbiamo reso note le prime analisi sul raffronto 2019-2020 dei dati di alcune centraline e ho sottolineato che avremmo continuato a essere presenti, insieme al SNPA, sulle valutazioni di questo tipo. Nello specifico, l’Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale della Regione Abruzzo all’interno del progetto PULVIRUS svolgerà attività di analisi basandoci innanzitutto sui dati della nostra rete di monitoraggio della qualità dell’aria, che manteniamo operativa anche grazie alla collaborazione della Regione e dell’assessorato all’ambiente retto dal vicepresidente della Giunta regionale Emanuele Imprudente. Per questo – conclude Chiavaroli - oggi siamo ancor più soddisfatti, come Agenzia e come Sistema nazionale di protezione ambientale, di essere parte di questo progetto e di questa collaborazione: non ho ideato io la locuzione alleanza scientifica ma ritengo che essa rappresenti in modo perfetto lo spirito che guiderà questa unione di conoscenze”.